VERONA – Ha preso il via oggi, al Palazzo della Gran Guardia, il XIII Forum Economico Eurasiatico di Verona, promosso dall’Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress e Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, che vede la partecipazione di relatori di rilevanza internazionale delle istituzioni e dell’economia.
La manifestazione è stata fortemente voluta dal professor Antonio Fallico, Presidente di Banca Intesa Russia e dell’Associazione Conoscere Eurasia, che ha trasformato il consueto appuntamento da “fisico” a “fisico-digitale”, con la presenza nel capoluogo scaligero del 60% dei relatori e, in collegamento web sul sito FORUMVERONA.IT, oltre 3500 addetti ai lavori di Italia e Grande Eurasia.
Nella sessione di apertura è intervenuto il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli che ha definito l’evento il “punto di riferimento e crocevia per i contatti politici ed economici dell’area”. “In tempi di pandemia non servono ripiegamenti ma il potenziamento delle interazioni e delle cooperazioni”, ha detto il numero uno del Mise.
Patuanelli ha suggerito l’esempio dell’Europa della scorsa primavera quando il virus ha interrotto catene strategiche. “Per fortuna abbiamo capito l’errore - ha detto - e abbiamo ribaltato il riflesso con la comparazione e lo scambio. Le cooperazioni sono fondamentali per superare la crisi. L’Italia ne è convinta. Per questo puntiamo sul sostegno all’export che significa rilanciare i flussi produttivi”. Per il ministro è la Russia il principale partner di interscambio con l’Italia e lo sarà “soprattutto in campi fondamentali come l’energia rinnovabile e il gas, essenziali per la generazione elettrica, e le nuove tecnologie”.
Al dibattito è intervenuto Romano Prodi, presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, già Premier Italiano dal 1996 al 1998 e dal 2006 al 2008. “Sono preoccupato.
L’invito alla cooperazione internazionale è stato lanciato da Antonio Fallico, Presidente di Banca Intesa Russia e dell’Associazione Conoscere Eurasia. Il professore ha ricordato che il vaccino anti-Covid Sputnik V, registrato l’11 agosto al Ministero della Salute, potrebbe essere disponibile al pubblico in Russia e in altri Paesi tra fine ottobre e inizio novembre. Un secondo vaccino russo denominato EpiVacCorona, registrato il 14 ottobre, è stato messo in produzione per 60 mila dosi e un terzo vaccino è in fase di sviluppo. Ha invitato pertanto a considerare la soluzione russa alla crisi epidemiologica, ricordando poi che “non possiamo sconfiggere la pandemia sanitaria rischiando la pandemia economica - ha raccomandato Fallico -. Le attività scolastiche, culturali, imprenditoriali ed economiche non possono essere inibite se non vogliamo provocare una catastrofe sociale globale”.
Gli incontri sono proseguiti sul futuro dell’industria petrolifera, dove è intervenuto il Presidente e Amministratore Delegato della compagnia petrolifera Rosneft, Igor Sechin, che a sua volta ha esortato alla cooperazione internazionale, invitando i Paesi a guardare a quanti hanno superato le difficoltà e hanno imboccato la via dello sviluppo, Cina in primis.
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