Forum Eurasiatico, Patuanelli: «Russia partner economico fondamentale». Prodi: «Stiamo perdendo l’occasione della “Via della seta”»

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Giovedì 22 Ottobre 2020, 18:34 - Ultimo aggiornamento: 19:17

VERONA – Ha preso il via oggi, al Palazzo della Gran Guardia, il XIII Forum Economico Eurasiatico di Verona, promosso dall’Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress e Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, che vede la partecipazione di relatori di rilevanza internazionale delle istituzioni e dell’economia.

La manifestazione è stata fortemente voluta dal professor Antonio Fallico, Presidente di Banca Intesa Russia e dell’Associazione Conoscere Eurasia, che ha trasformato il consueto appuntamento da “fisico” a “fisico-digitale”, con la presenza nel capoluogo scaligero del 60% dei relatori e, in collegamento web sul sito FORUMVERONA.IT, oltre 3500 addetti ai lavori di Italia e Grande Eurasia.

Nella sessione di apertura è intervenuto il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli che ha definito l’evento  il “punto di riferimento e crocevia per i contatti politici ed economici dell’area”. “In tempi di pandemia non servono ripiegamenti ma il potenziamento delle interazioni e delle cooperazioni”, ha detto il numero uno del Mise.

Patuanelli ha suggerito l’esempio dell’Europa della scorsa primavera quando il virus ha interrotto catene strategiche. “Per fortuna abbiamo capito l’errore - ha detto - e abbiamo ribaltato il riflesso con la comparazione e lo scambio. Le cooperazioni sono fondamentali per superare la crisi. L’Italia ne è convinta. Per questo puntiamo sul sostegno all’export che significa rilanciare i flussi produttivi”. Per il ministro è la Russia il principale partner di interscambio con l’Italia e lo sarà “soprattutto in campi fondamentali come l’energia rinnovabile e il gas, essenziali per la generazione elettrica, e le nuove tecnologie”.

Al dibattito è intervenuto Romano Prodi, presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli, già Premier Italiano dal 1996 al 1998 e dal 2006 al 2008. “Sono preoccupato.

Sembra che la politica mondiale ci metta del suo per aggravare la situazione». Secondo l’ex primo ministro italiano “ci vorrebbe un nuovo dialogo politico ma non vedo prospettive, sono preoccupato anche perché in tempi molto più difficili si era sempre riusciti a distinguere politica ed economia. Oggi vedo nuove tensioni, penso ai rapporti con la Libia mentre l’Europa è passiva. Stiamo perdendo l’occasione chiamata “Via della seta” proposta dalla Cina: c’è poco».

L’invito alla cooperazione internazionale è stato lanciato da Antonio Fallico, Presidente di Banca Intesa Russia e dell’Associazione Conoscere Eurasia. Il professore ha ricordato che il vaccino anti-Covid Sputnik V, registrato l’11 agosto al Ministero della Salute, potrebbe essere disponibile al pubblico in Russia e in altri Paesi tra fine ottobre e inizio novembre. Un secondo vaccino russo denominato EpiVacCorona, registrato il 14 ottobre, è stato messo in produzione per 60 mila dosi e un terzo vaccino è in fase di sviluppo. Ha invitato pertanto a considerare la soluzione russa alla crisi epidemiologica, ricordando poi che “non possiamo sconfiggere la pandemia sanitaria rischiando la pandemia economica - ha raccomandato Fallico -. Le attività scolastiche, culturali, imprenditoriali ed economiche non possono essere inibite se non vogliamo provocare una catastrofe sociale globale”.

Gli incontri sono proseguiti sul futuro dell’industria petrolifera, dove è intervenuto il Presidente e Amministratore Delegato della compagnia petrolifera Rosneft, Igor Sechin, che a sua volta ha esortato alla cooperazione internazionale, invitando i Paesi a guardare a quanti hanno superato le difficoltà e hanno imboccato la via dello sviluppo, Cina in primis.

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