Fed, Trump valuta nomina di Cain

Fed, Trump valuta nomina di Cain
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Lunedì 4 Febbraio 2019, 10:00
(Teleborsa) - L'indiscrezione rimbalza sulla stampa americana già da qualche giorno ma, ora, ad avvalorarla è arrivata la conferma del capo-consigliere economico della Casa Bianca Larry Kudlow. A quanto pare il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta prendendo in considerazione Herman Cain, 73 anni, afroamericano, ex candidato repubblicano alle presidenziali Usa del 2012 – la sua campagna finì nel 2011 per via di accuse di infedeltà e di molestie sessuali – ed ex Ceo del gruppo della ristorazione Godfather's Pizza, per una nomina nel Board della Federal Reserve (dove ci sono ancora due poltrone vuote).
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Un altro nome a girare sarebbe quello dell'economista Marvin Goodfriend. Ma come affermato da Kudlow, Trump "non ha fretta" di prendere una decisione finale e la lista dei possibili contendenti è ancora lunga.

L'obiettivo di Trump è quello di riformare la banca centrale più potente del mondo attraverso la nomina di 4 dei 7 componenti del Board. La scelta di Jerome Powell come presidente è stata, tuttavia, definita da Trump come la peggiore scelta da lui fatta in qualità di presidente. Il presidente americano ha, infatti, attaccato Powell per aver alzato l'anno scorso i tassi di interesse e le prossime nomine saranno volte a mitigare le sue posizioni.

Da parte sua, Cain ha detto che "sarebbe onorato di essere scelto per tale incarico". Secondo la Cnbc, Cain avrebbe incontrato Trump la scorsa settimana alla Casa Bianca, accompagnato da Kudlow. Ma in caso la scelta ricada sul suo nome, Cain rischia non pochi ostacoli al Senato, dove la nomina deve essere confermata.

Nonostante la sua figura venga giudicata dagli esperti "inadatta" a tale ruolo, Cain non sarebbe nuovo al sistema della Fed, essendo stato direttore della sede regionale della banca centrale a Kansas City (dal 1989 al 1996).

Tra le proposte da lui avanzate durante la campagna elettorale del 2011 si ricorda, in particolare, il controverso piano fiscale chiamato "9-9-9", l'aliquota che avrebbe voluto adottare per aziende, redditi e Iva nazionale.

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