Fca vende Magneti, maxicedola da 2 miliardi. Alla Exor 579 milioni

Fca vende Magneti, maxicedola da 2 miliardi. Alla Exor 579 milioni
di Jacopo Orsini
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Venerdì 3 Maggio 2019, 21:15 - Ultimo aggiornamento: 21:16
Un altro pezzo pregiato dell'industria italiana finisce all'estero, questa volta in Giappone. Fiat Chrysler Automobiles (Fca) ha annunciato ieri di aver perfezionato la vendita di Magneti Marelli, la controllata che produce componenti per l'auto, a Calsonic Kansei per circa 5,8 miliardi di euro. L'operazione consentirà alla casa guidata da Mike Manley di distribuire un dividendo straordinario di 1,3 euro per azione, pari a un totale di circa 2 miliardi. Alla Exor della famiglia Agnelli, che controlla il 28,98% di Fca, andrà quindi una super cedola di 579 milioni.

La cessione, che ha già ricevuto le necessarie autorizzazioni normative e antitrust, dà vita a un nuovo gruppo ribattezzato Magneti Marelli Ck Holdings, con un giro d'affari di quasi 15 miliardi, che sarà il settimo fornitore automotive indipendente a livello globale. L'azienda, che sarà basata in Giappone, potrà contare su circa 170 stabilimenti e centri di ricerca, in Europa, America e Asia e sarà guidata da Beda Bolzenius, attuale numero uno di Calsonic. Ermanno Ferrari, amministratore delegato di Magneti, entrerà nel board del nuovo gruppo.
«Fca - ha commentato Manley - conferma il proprio impegno nei confronti di Magneti Marelli che continuerà a essere un fornitore chiave e sono convinto che questa operazione garantirà un futuro solido ai dipendenti e agli altri stakeholder». Manley ha poi sottolineato che la cessione «migliora la nostra posizione finanziaria, consegna valore ai nostri azionisti e ci consente di concentrarci ancora di più sulla nostra gamma chiave di prodotto». «Siamo felici che sia stata formalizzata la nostra unione in un'unica azienda», ha aggiunto Bolzenius.

Dopo lo scorporo dal gruppo e la quotazione in Borsa separata della Ferrari e dei trattori di Cnh, Fca fa dunque un nuovo passo per concentrarsi ancora di più sulla produzione di auto. La vendita di Magneti Marelli però preoccupa i sindacati, soprattutto per il futuro dei posti di lavoro. Oggi la società, che ha il quartier generale a Corbetta, vicino a Milano, occupa circa 44 mila persone in 20 paesi, ha un giro d'affari superiore agli 8 miliardi e fornisce tutti i principali produttori di auto del mondo. «È un'occasione persa del sistema delle imprese italiano e del governo per mantenere nel nostro paese un'eccellenza in termini di capacità di innovazione tecnologica e di potenziale crescita nella progettazione e produzione maggiormente strategica e innovativa», ha sottolineato la Fiom-Cgil.

 
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