E Ray di frodi se ne intende, perché nel suo curriculum c'è anche l'incarico di commissario liquidatore di Enron, la multinazionale texana attiva nel settore dell'energia, fallita una ventina di anni fa, uno dei più grandi crack della storia a Wall Street.
In base a quanto accertato dal nuovo management, le spese in FTX venivano approvate tramite l'invio di una emoji su una chat interna. "Mai nella mia carriera ho visto un fallimento così completo dei controlli aziendali e una così totale assenza di informazioni finanziarie affidabili come si è verificato qui", ha affermato Ray.
Il nuovo Ceo ha dichiarato di non fidarsi affatto delle informazioni finanziarie rilasciate dal suo predecessore e fondatore di FTX, Sam Bankman-Fried, in particolare i bilanci trimestrali non certificati di FTX e le informazioni relative alla società collegata Alameda Research, ed ha detto di aver già individuato trasferimenti non autorizzati per 372 milioni di dollari.
Il dissesto di FTX potrebbe aver coinvolto 100mila creditori solo in USA, che potrebbero arrivare ad 1 milione considerando tutte le società satellite, e circa 9 miliardi di debiti.
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