(Teleborsa) - Sempre più
incandescente il
dossier ex-Ilva con i Sindacati che si dicono
delusi dall'incontro con il
Governo di oggi. Il
confronto, durato circa due ore e mezza, è stato aggiornato alla prossima settimana alla presenza dei vertici di Arcelor Mittal.
"Non abbiamo la
bacchetta magica, ma abbiamo le idee chiare sul fatto che non possiamo rinunciare alla siderurgia italiana, a prescindere dai partner industriali", ha detto il
Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano
Patuanelli chiarendo che "Oggi non c'è l'azienda perchè il Piano presentato ritengo non si debba nemmeno
discutere". Nulla di fatto, dunque, con i
Sindacati che compatti si dichiarano
insoddisfatti. "Vi dovete interessare della vita dei lavoratori, ci sono gravi responsabilità della politica. Lo ha affermato il leader della Uilm, Rocco Palombella secondo il quale è stato un incontro "inconcludente e insoddisfacente che non ha dato nessuna risposta ai lavoratori che si trovano in condizioni di disperazione e ai migliaia in cassa integrazione a 900 euro al mese. Il piano presentato da ArcelorMittal è stato ritenuto 'inaccettabile, inadeguato, insoddisfacente e irrealizzabile dai Ministri Gualtieri, Patuanelli e Catalfo e dai commissari straordinari dell'ex Ilva ma non c'è stata nessuna determinazione da parte del
Governo su quali saranno i prossimi passi da compiere".Per il Segretario generale della Fim Cisl, Marco
Bentivogli, "
L'azienda ha stracciato l'accordo del 6 settembre 2018 fatto col sindacato e quello del 4 marzo fatto col Governo e altrettanto fara' con quello inviato il
5 giugno".
Di incontro
"deludente" parla anche la leader della Fiom, Francesca
Re David che chiede a questo punto una
"svolta radicale".
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