In particolare, Draghi ha invitato i Paesi dell'area euro con debito elevato a "continuare a ricostruire" accantonamenti di bilancio. "'Tutti i paesi dovrebbero rafforzare i loro sforzi per una composizione più pro-crescita dei loro conti pubblici", avvisa, chiedendo che in tutta l'area euro si acceleri sulle riforme strutturali.
Dal canto suo, la Bce continuerà ad avere "un ampio grado di politica monetaria accomodante", definito "necessario per salvaguardare le condizioni favorevoli di finanziamento e sostenere l'espansione economica".
Infine, pur rilevando che la proroga al 31 ottobre per Brexit appena ottenuta dal Regno Unito dall'UE abbia evitato il "rischio che la situazione precipiti a breve termine", Draghi ha voluto lanciare un avvertimento affinché il settore finanziario si prepari per "tutti gli scenari sulla Brexit, anche quello di un'uscita disordinata",
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