Il centrodestra di governo ha espresso "grande soddisfazione" per l'intesa raggiunta con Palazzo Chigi. Il nuovo articolo 6 prevede inoltre espressamente che i proventi e il maggior gettito recuperato con l'emersione delle cosiddette "case fantama" dovrà essere destinato alla riduzione delle imposte sulla casa, a partire dall'Imu. Il primo passo per il nuovo catasto resta comunque la mappatura degli immobili e dunque la rilevazione dei beni non censiti. L'obiettivo espresso a più riprese dal presidente del Consiglio Draghi e dal ministro delle Finanze Franco resta quello di dotare comuni e agenzia delle Entrate di strumenti in grado di facilitare e accelerare l'individuazione e, eventualmente, il corretto classamento degli immobili attualmente non censiti o che non rispettano la reale consistenza di fatto, la relativa destinazione d'uso, ovvero la categoria catastale attribuita.
Si dovrà far chiarezza inoltre sui terreni edificabili accatastati come agricoli e accendere un faro sugli immobili abusivi, individuando anche specifici incentivi e forme di valorizzazione delle attività di accertamento attuate dai comuni. Attenzione, il principio della delega prevede che questa operazione di rilevazione debba tradursi nei fatti in un'operazione "trasparenza". La delega prevede anche che l'amministrazione finanziaria e i Comuni possano essere messi in grado di incrociare i dati e soprattutto condividere informazioni e documenti ai fini dell'accatastamento delle unità immobiliari. Ai Comuni che parteciperanno alle nuove rilevazioni potrà essere destinata una quota maggiore del gettito recuperato così da poter essere destinato alla riduzione delle tasse sul mattone.
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