L'azienda ha ottenuto il delisting da Piazza Affari dopo l'approdo nel lontano 2007. La famiglia ha superato il 96% di possesso delle azioni grazie all'OPA lanciata a fine dicembre. Il corrispettivo dell'offerta, pari a 0,855 euro per azione, incorporava un premio del 5,04% rispetto al valore di chiusura della Borsa di Milano registrato il 27 dicembre 2018.
L'OPA era inizialmente prevista scadere il 27 febbraio, ma Damiani in accordo con Consob e Borsa Italiana ha prorogato il termine d'adesione al 15 marzo, per consentire al maggior numero di azionisti di poter liquidare il proprio investimento.
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