Dalla tradizione all'innovazione. Succede nelle Marche, è la storia di Dami. Nata dall’intuizione di Alberto Catalini ed Ennio Pieragostini l’impresa è oggi guidata da Elisabetta Pieragostini. Una leadership femminile per il primo produttore di fondi per calzature a voler far avanzare non solo il passo di adulti e bambini ma anche il cammino dell’intera società. Come? Grazie al D-WAY. Si tratta di un’originale green-policy aziendale, un vero e proprio modello eco-sostenibile di riferimento che colloca la company marchigiana tra le più all’avanguardia sul terreno della transizione ecologica, della responsabilità sociale e dell’etica nel business. Il primo step di questa agenda di eco-sviluppo che investe ogni aspetto della filosofia d’impresa è il DLab, la R&D e creative house di Dami pensata per lo sviluppo di materiali, modelli e prototipi per supportare i clienti nel perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale, design e funzionalità.
Il DLAB analizza, progetta, realizza prototipi fino all’ingegnerizzazione e all’industrializzazione del prodotto. Rappresenta una vera e propria community tecnologica aperta e condivisa “madre” del Recycled EVA (realizzato per almeno il 20% da scarti di calzature riciclate), del Nature Bio (suole derivanti da compound bio-based), di Re Sole (ricavate dal riuso di materiale di scarto in TR e TPU) e delle nuove stampanti 3D.
Una eco ethical vision che coinvolge Dami con la promozione di un’organizzazione integrale in chiave green: dal magazzino automatico verticale alla digitalizzazione documentale, dal recupero e riciclo dei materiali di scarto della produzione alla tendenza plastic free, fino all’utilizzo al 100% di energia da fonti rinnovabili, senza dimenticare l’armonizzazione di politiche orientate al rispetto ad ogni livello (piena parità di genere, percorsi di crescita umana e professionale per i collaboratori, welfare aziendale, misure contro lo stress da lavoro). Dal 1968 Dami è -quindi- un’azienda all’avanguardia che ha goduto sì dell’altissimo livello di specializzazione di un settore che, nel Fermano, affonda le sue radici nelle botteghe artigiane del Trecento, ma ha saputo evolversi guardando anche oltre confine.