A differenza della Dragon versione cargo, la Crew Dragon dispone di un cluster di quattro razzi SuperDrago, alimentati a monometilidrazina e tetrossido di azoto, per consentire all'equipaggio di allontanarsi dal vettore di spinta in orbita in caso di qualsivoglia malfunzionamento nella fase di lancio. Un sistema di sicurezza espressamente voluto dalla NASA. L'esplosione non ha provocato danni al personale presente nella base, né alla salute pubblica. Gli ingegneri di SpaceX sono al lavoro sui dati registrati durante il test grazie ai sistemi di telemetria.
La società di Elon Musk ha spiegato che sono stati condotti alcuni collaudi sui motori di un veicolo Crew Dragon di prova (in realtà sembrerebbe si tratti proprio della capsula che ha volato per la prima volta in orbita), e che i primi test sono stati completati con successo, ma quello finale si è concluso con un'anomalia. "Assicurarsi che i nostri sistemi mantengano i più elevati standard di sicurezza e rilevare anomalie come questa prima di volare sono le ragioni principali per cui effettuiamo queste prove. I nostri team stanno indagando e lavorano a stretto contatto con i nostri partner di NASA" – conclude la nota di SpaceX.
Lapidario anche l'amministratore della NASA, Jim Bridenstine: «I team di NASA e SpaceX stanno valutando un'anomalia occorsa oggi durante una prova statica presso la Landing Zone 1, in Florida. È per questo che si fanno delle prove. Impareremo, faremo i necessari aggiustamenti, e proseguiremo con il programma commerciale con equipaggi». Su questo punto resta da capire se le verifiche sull'incidente e i test successivi che dovranno essere eseguiti per dichiarare risolta la causa che ha provocato l'anomalia, consentiranno di confermare il calendario di lanci che prevede la prima missione della Crew Dragon con equipaggio a bordo il prossimo mese di luglio.
Oltre che con SpaceX, la NASA ha sottoscritto un contratto anche con Boeing per lo sviluppo di un veicolo spaziale con equipaggio per il trasferimento in orbita, che è stato ribattezzato Starliner. Avrebbe dovuto esordire nel mese di agosto, con una missione diretta sulla ISS, ma la data di lancio è slittata al 1° novembre 2019.
(Foto: Crew Dragon)
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