Dal pranzo sul plaid con i piedi sull'erba, all'agri-aperitivo a bordo piscina o tra i filari, ma c'è anche chi si è attrezzato per ospitare i commensali nel granaio o sulle balle di fieno nell'aia o ha organizzato cene romantiche tra i vigneti tra le diverse proposte per l'estate 2020 segnata dall'emergenza coronavirus che spinge verso il turismo di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città.
Gli agriturismi nel nostro Paese con 253mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola possono dunque contribuire – sottolinea Coldiretti – evitare il pericoloso rischio di affollamenti nelle località turistiche più battute. A far scegliere l'agriturismo nell'estate del covid è certamente l'opportunità di conciliare la buona tavola con la possibilità di stare all'aria aperta avvalendosi anche delle comodità e dei servizi offerti.
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