5G, Centro Studi TIM stima contributi positivo al PIL per 393 miliardi al 2040

5G, Centro Studi TIM stima contributi positivo al PIL per 393 miliardi al 2040
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Mercoledì 15 Settembre 2021, 14:45
(Teleborsa) - Il 5G è una vera e propria rivoluzione tecnologica e genererà un contributo positivo sul PIL italiano di 393 miliardi di euro entro il 2040, in particolare 160 miliardi saranno generati dai servizi per le persone (componente human) e i restanti 233 miliardi dai servizi realizzati con l'Internet of Things (oggetti connessi). Se si considera il decennio in corso 2020-2030, il contributo sarà di circa 78 miliardi.

E' quanto stima il Centro Studi TIM applicando il modello econometrico della GSMA e di Frontiers Economics, che si basano su un criterio di determinazione dei benefici 5G elaborato dalla Commissione Europea.

"L'economia italiana si trova ad un bivio di svolta. Se la pandemia ha innescato una crisi economica e sociale senza precedenti - spiega il Rapporto - i periodi di lockdown che ne sono conseguiti hanno accelerato l'adozione di servizi digitali da parte di una larga parte della popolazione e delle aziende che ne hanno fatto di necessità virtù. Le misure economiche varate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) vedono le tecnologie e le reti digitali a larghissima banda, come il 5G, al centro del progetto di ripresa economica".

Il 5G è commercializzato in 25 Paesi dell'Unione Europea su 27 e l'Italia è uno dei primi ad aver "acceso" le antenne nel corso dell'estate del 2019. Fra le sue principali caratteristiche vi sono la velocità di trasmissione (10 volte superiore al 4G), i bassi tempi di risposta (latenza), che sono 10 volte inferiori, l'elevato numero di dispositivi connessi (densità) fino ad 1 milione per chilometro quadrato, vale a dure 10 vote superiore al 4G, ma anche la sicurezza e l'utilizzo in mobilità.

"Oggi non vi presentiamo un'offerta o una nuova soluzione. Vogliamo condividere riflessioni e scenari", ha spiegato Carlo Nardello, Chief Strategy, Business Development & Transformation Officer di TIM, annunciando il primo rapporto sul 5G e spiegando che il titolo Smart Italy allude appunto ai benefici che il 5G potrà portare al paese per farlo diventare più moderno, più efficiente e più smart.

Ripercorrendo sviluppo delle tecnologie digitali dalla prima generazione ad oggi, Nardello ha affermato che "il 5G rappresenta una vera rivoluzione" ed avviene "in un momento molto particolare, nel post pandemia, in un'Italia che sta scommettendo sul digitale".

Lo studio del Centro Studi TIM analizza gli effetti del 5G sull'intera economia e sui principali settori, attraverso dei case study, che sono stati illustrati da Stefano Siragusa, Chief Revenue Officer di TIM.

Sanità - L'introduzione del 5G nei servizi sanitari permetterà al Paese di conseguire benefici economici stimabili in 1 miliardo di euro l'anno a partire dal 2025, di cui 150 milioni di contenimento costi per prevenzione, 790 milioni di risparmi sul monitoraggio clinico, 32 milioni di risparmi sulle polizze e circa 4 milioni di maggiore efficienza ed efficacia nelle spese di ricerca e sviluppo farmaceutico. Dalla telemedicina alla telechirurgia, questa tecnologia controibuirà molto a migliorare la vita delle persone.

Manifatturiero - La filiera della manifattura trarrà un grande vantaggio dall'uso del 5G, guadagnando l'1% di produttività e generando una crescita di valore aggiunto fino a a 2,5 miliardi l'anno a partire dal 2025. Un beneficio cui è connesso anche un vantaggio in termini ambientali pari ad un -1% di rifiuti, quantificabile in 106 milioni per anno. Dai sistemi di automazione alla realtà aumentata saranno tantissime le applicazioni di questa tecnologia, che interessa circa l'80% delle aziende.

Automotive - In campo automotive si stimano ben 3,2 miliardi di benefici l'anno a partire dal 2025, ma la guida autonoma - ha spiegato Siragusa - è solo una parte, la più semplice, delle applicazioni 5G, laddove gli utilizzi più importanti ed interessanti saranno quelli relativi al monitoraggio dei veicoli e le smart road per la gestione del traffico. A percepire per primi i benefici del 5G saranno i produttori che potranno velocizzare go to market con un vantaggio economico di 920 milioni mentre gli utilizzatori potranno beneficiare di risparmi energetici stimabili in 1 miliardo l'anno. Nell'ambito dei progetti Smart City e Mobility sarà possibile ottimizzare la gestione del flusso automobilistico (regolando i semafori) e, nel lungo periodo, di incrementare il livello di sicurezza sulle strade con benefici complessivi di circa 986 milioni di euro l'anno a partire dal 2025.

Utility - L'applicazione del 5G nel settore delle utility può portare a risparmi operativi nell'ordine di 580 milioni di euro l'anno dal 2025, perlopiù legati allo sviluppo dei contatori intelligenti, che consentiranno un risparmio energetico a livello di utilizzatori, stimabile in 620 milioni di euro l'anno in Italia dal 2025. Per quanto concerne le reti idriche e del gas, i benefici sono assimilabili al monitoraggio e riduzione delle perdite, quantificabile in 700 milioni di euro l'anno sulla filiera.

Logistica e trasporti - Nel settore della logistica e dei trasporti sono attesi benefici 500 milioni di euro nel 2025 e circa 1 miliardo
di euro nel 2030. I benefici sono innanzitutto legati all'operatività di mezzi e magazzini (200-260 milioni l'anno a regime), poi alla disponibilità di dati sul network di stoccaggio e distribuzione e sullo stato dei veicoli.
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