Si tratta di conti «leggermente superiori alle attese del management», ha commentato Francesco Caltagirone jr, presidente e amministratore delegato del gruppo dopo il cda che ha approvato i risultati. Merito, questo, «del buon andamento della regione Nordic&Baltic e Stati Uniti, nonostante i minori risultati conseguiti in Turchia e l’andamento sfavorevole dei tassi di cambio», ha aggiunto Caltagirone jr. I risultati hanno beneficiato delle acquisizioni effettuate nel secondo semestre del 2016, «che hanno contribuito per 30,5 milioni al margine operativo lordo».
A parità di perimetro, invece, il miglioramento del mol in Egitto, Italia, Cina, Regno Unito, Norvegia e Svezia, ha puntualizzato lo stesso presidente e ad, «ha in parte compensato il minor risultato conseguito in Turchia e, in misura minore, in Malesia, oltre che la svalutazione delle valute estere nei confronti dell’euro, principalmente della sterlina egiziana e della lira turca». È una nota del gruppo a precisare poi che, a perimetro costante, i ricavi hanno registrato una sostanziale stabilità dopo che il positivo andamento dei ricavi in Norvegia, Danimarca, Svezia, Cina e Italia hanno compensato il calo registrato in Turchia e la riduzione dei ricavi espressi in euro in Egitto.
Nel dettaglio, nel terzo trimestre dell’anno i ricavi sono risultati pari a 332,4 milioni, in aumento del 32,1% rispetto ai 251,6 milioni dello stesso periodo 2016. E questo, a seguito della variazione del perimetro di consolidamento per 77,3 milioni (17,6 milioni relativi a Cementir Sacci e 59,7 al gruppo CCB). A perimetro costante i ricavi hanno, invece, registrato un incremento del 4,7% rispetto al terzo trimestre 2016, nonostante l’impatto negativo dei cambi. Per il resto, il risultato ante imposte si è attestato a quota 42,3 milioni, in aumento rispetto al terzo trimestre 2016 (26,1 milioni).
Per quanto riguarda gli obiettivi del piano industriale, il gruppo ritiene di poter raggiungere un mol di circa 215 milioni e un indebitamento finanziario netto di circa 545 milioni a fine 2017 (contro i 630,3 milioni di settembre) tenuto conto delle operazioni straordinarie effettuate nel terzo trimestre 2017, compreso l’accordo con Italcementi, società interamente controllata da HeidelbergCement AG, per la cessione di Cementir Italia, incluse le società controllate Cementir Sacci e Betontir.
© RIPRODUZIONE RISERVATA