Cementir, è record storico di ricavi: confermato l'obiettivo di 1,27 miliardi per fine 2020

Cementir, è record storico di ricavi: confermato l'obiettivo di 1,27 miliardi per fine 2020
di Roberta Amoruso
3 Minuti di Lettura
Venerdì 6 Marzo 2020, 08:42
Il 2019 è stato un altro «anno di crescita» per Cementir Holding. Un anno che ha segnato per il gruppo «il più alto livello di ricavi mai raggiunti con oltre 1,2 miliardi di euro», ha spiegato ieri il presidente e amministratore delegato Francesco Caltagirone jr. Non solo. Il margine operativo lordo «ha raggiunto 264 milioni di euro in aumento del 10,6% e la sua incidenza sui ricavi è cresciuta di 190 punti base raggiungendo il 21,8%», con l'utile netto di gruppo che è stato fissato a quota 83,6 milioni a fronte di un ritorno sul Capitale Investito (Roce) del 10,7%. Di qui il dividendo proposto di 0,14 euro per ciascuna azione, in linea con l'anno precedente.

Cementir batte le attese con più ricavi e redditività

Nel dettaglio, i ricavi da vendite e prestazioni sono risultati pari a poco meno di 1.212 milioni, in aumento dell'1,3% rispetto al 2018. Un incremento legato alla variazione del perimetro di consolidamento che ha determinato un aumento dei ricavi di circa 33 milioni relativi alla società statunitense Lehigh White Cement Company (LWCC), consolidata da aprile 2018. A perimetro costante, spiega la società, il fatturato ha registrato una flessione dell'1,4% «dovuta alla significativa riduzione dei ricavi in Turchia, in gran parte bilanciata dalla performance positiva di altre regioni». Ma a cambi costanti, si precisa, i ricavi sarebbero stati pari a 1.219,7 milioni, superiori del 2% rispetto all'anno precedente: un record.

Nel corso del 2019 i volumi venduti di cemento e clinker (9,5 milioni di tonnellate) sono diminuiti del 3,5% (a parità di perimetro del 5%) per l'andamento negativo registrato sempre in Turchia e parzialmente bilanciato dalla performance positiva in Belgio e Francia e nella Regione Nordic & Baltic. Passando ai volumi di vendita del calcestruzzo (pari a 4,1 milioni di metri cubi), sono diminuiti del 16,4% sempre a causa della flessione registrata ad Ankara e dintorni. Mentre nel settore degli aggregati i volumi di vendita (9,7 milioni di tonnellate) sono diminuiti del 2,4% dopo il risultato molto positivo del 2018. Sulla variazione del margine operativo lordo (a 263,8 milioni) ha influito positivamente sia l'Ifrs 16 per 25,5 milioni sia la contribuzione di LWCC per 3,7 milioni, controbilanciata dai 25,5 milioni di impatto negativo dalla Turchia.

I NUOVI PRINCIPI CONTABILI
Infine, l'indebitamento finanziario netto è diminuito di 15,8 milioni a 239,6 milioni. Una variazione che risente dell'incremento pari a 84,3 milioni dopo l'introduzione del principio contabile Ifrs 16. Al netto di tale impatto, spiega la nota, la riduzione sarebbe stata di 100 milioni. Un importo che include investimenti per 63,4 milioni e dividendi per 27,3 milioni. Così il patrimonio netto a fine anno era pari a 1.181,6 milioni (1.128,4 milioni nel 2018).
Le previsioni? A fine 2020 Cementir prevede di raggiungere ricavi per circa 1,27 miliardi e un margine operativo lordo di circa 270 milioni con un debito di circa 180 milioni. Numeri che non tengono conto, avverte la società, di «alcuna valutazione, ad oggi prematura, degli impatti sulla crescita economica mondiale, regionale e di settore di eventi eccezionali quali l'infezione da Covid 19». Obiettivi che saranno aggiornati «se dovessero emergere elementi significativi tali da generare variazioni significative nella guidance».
© RIPRODUZIONE RISERVATA