L'economia italiana «è in via di ripresa dopo una lunga e profonda recessione. A migliorare la situazione economica hanno contribuito le riforme strutturali, le politiche monetarie e di bilancio accomodanti e i prezzi contenuti delle materie prime». Lo afferma l' Ocse nel Rapporto economico dedicato all'Italia, notando però anche che «la ripresa è debole e la produttività continua a diminuire». Ad aiutare l'economia anche le riforme, come il jobs act, che hanno iniziato a dare il risultato sperato. Ma «dall'inizio della crisi il pil reale pro-capite è sceso di circa il 10% ed oggi è allo stesso livello del 1997. La povertà assoluta è quasi raddoppiata rispetto ai livelli pre-crisi».
Quest'anno l'economia italiana crescerà dell'1% dopo il più 0,9% indicato sul 2016. L'Organizzazione con sede a Parigi ha, invece, confermato le attese di una crescita dell'1% nel 2018. I dati sono contenuti nell'Economic Outlook sull'Italia presentato oggi a Roma da Angel Gurria, segretario generale dell'Ocse. I numeri risultano di un decimale di punto più alti sia per il 2016 che sul 2017 rispetto alle stime contenute nel rapporto di crescita economica presentato dallo stesso istituto a novembre 2016.
Nel frattempo proseguirà, ma con un ritmo rallentato, la ripresa dell'occupazione. In salita dell'1,3% nel 2016, dello 0,9% nel 2017 e dello 0,6% del 2018. Secondo le stime il tasso di disoccupazione passerà dall'11,5% del 2016 all'11,1% del 2017 fino a scendere al 10,7% nel 2018.
Il deficit di bilancio continuerà a scendere. Secondo l'Ocse, anche il rapporto debito-pil da quest'anno inizierà un calo, seppure lieve, dopo il picco raggiunto nel 2016. L'ente parigino stima che dopo il 2,4% del pil del 2016, quest'anno il disavanzo di bilancio si ridurrà al 2,3% e nel 2018 al 2,2%.
Quanto al debito, dopo il 132,8% sul 2016 l'Ocse prevede un lieve calo a 132,7% quest'anno. Il prossimi anno si fermerà al 132,1%.
I valori indicati dall'organizzazione guidata da Gurria, sono migliori rispetto a quelli della Commissione europea che lunedì scorso nelle sue previsioni invernali aveva stimato il rapporto deficit-pil al 2,4% per quest'anno e al 2,6% nel 2018. Secondo Bruxelles il debito di quest'anno sarà pari al 133,3% per poi limarsi al 133,2% l'anno seguente.
Guardando alle banche italiane, queste presentano "sotto molti aspetti numerose vulnerabilità rispetto a quelli di altri Paesi", a partire dal "rilevante" stock di crediti deteriorati. Servono per questo soluzioni rapide. La ricetta dell'Ocse consiste "nell'incrementare l'efficienza del sistema bancario riducendo il numero di sportelli".
Ocse rivede al rialzo crescita pil, debito scende. «Ma ripresa debole»
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Mercoledì 15 Febbraio 2017, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 09:14
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