Credito alle imprese, nel 2017 raccolti 11 miliardi con i piani individuali di risparmio

Credito alle imprese, nel 2017 raccolti 11 miliardi con i piani individuali di risparmio
di R. Ec.
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Giovedì 19 Aprile 2018, 16:58 - Ultimo aggiornamento: 17:33
I Pir - i piani individuali di risparmio, nati con l'intento di indirizzare il risparmio verso le piccole e medie imprese italiane con il risultato di stimolare l'economia nazionale - stanno funzionando. Lo scorso anno - secondo quanto rivelato da  Matteo Zanetti, presidente del Gruppo tecnico credito e finanza di Confindustria, al Forum della Cassa previdenziale dei dottori commercialisti (Cnpadc) in corso oggi a palazzo Venezia a Roma, «sono stati raccolti undici miliardi di euro  e adesso si stanno creando le condizioni per poter arrivar fino alla piccolissima impresa».  «Anche il mondo delle Casse di previdenza e dei Fondi pensione è auspicabile che investa di più nell'economia domestica», ha continuato Zanetti.
Intanto sempre oggi è stato firmato un nuovo addendum all'accordo siglato nel 2016   tra  Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo. Obiettivo:  diffondere la sostenibilità, economica, sociale e ambientale, e favorire processi di sviluppo qualitativo delle imprese per renderle capaci di adattarsi al cambiamento e di saperlo governare. Attraverso l'accordo nel 2017  è stato erogato credito alle imprese per oltre 30 miliardi, di cui 17 miliardi alle sole Pmi, su un plafond di 90 miliardi nel triennio 2016-19. Alla sigla dell'addendum all'accordo, che avrà durata fino a novembre 2019, presso la sede di Confindustria, erano presenti Carlo Robiglio, presidente di Piccola Industria Confindustria, e per Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, responsabile Banca dei Territori e Teresio Testa, responsabile della Direzione Sales & Marketing Imprese Banca dei Territori. Presente anche il predidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, che ha sottolineato come la firma di oggi è l'esempio «di come si possa cambiare il Paese senza gridare, lavorando in
silenzio, e non con il metodo del conflitto ma con quello della collaborazione per la competitività».
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