Borse, Piazza Affari vola con le banche: +4%. Cauti i listini europei

Borse, Piazza Affari vola con le banche: +4%. Cauti i listini europei
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Martedì 6 Dicembre 2016, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 19:12
Piazza Affari vola e corre più di tutte le altre piazze d'Europa, che terminano positive ma con più cautela.

La borsa di Milano, che ieri è stata ostaggio della volatilità in seguito alla situazione politica che si è venuta a creare in Italia dopo l'annuncio delle dimissioni del premier Matteo Renzi, oggi balza di oltre il 4%, con gli investitori che non appaiono spaventati, come molti invece temevano, dalla vittoria del No al referendum. Anche lo spread tra il Btp e il Bund tedesco si riduce, attestandosi a 164 punti base, con il rendimento del titolo italiano decennale che si posiziona all'1,97%.

Piazza Affari chiude su livelli che non vedeva dal 24 giugno scorso, il giorno dopo la Brexit. L'indice guida Ftse Mib guadagna il 4,15% a 17.757 punti.

Con l'arrivo degli investitori americani nel pomeriggio Piazza Affari ha accelerato trascinata dagli acquisti sul settore bancario. «Sono scattate le ricoperture sul comparto bancario», spiega un operatore. «Ce lo aspettavamo già ieri un forte rimbalzo per le banche italiane che sono pesantemente a sconto», aggiunge un altro trader sottolineando come in particolare su Unicredit ci sia grande attenzione in vista delle cessioni e del piano. La banca milanese ha guadagnato il 12,8%, rialzo per 9,9% di Mediobanca e del 9,7% per Ubi. Cautela sul Monte dei Paschi (+1,1%) mentre le indiscrezioni assegna più chance all'intervento pubblico per la messa in sicurezza dell'istituto. 

Il ritorno sui titoli bancari è stato corale e ha riguardato il settore anche in Europa (+4,3% l'indice Dj Stoxx 600) ma è in Italia che si sono evidenziate le performance più rilevanti con l'indice Ftse Italia Banche salito di quasi il 9%. Consistenti anche i volumi: scambiato quasi il 3% di Unicredit, l'1,3% di Intesa e di Mediobanca, il 4% di Banca Popolare di Milano.

Anche le popolari che ieri erano state le più penalizzate dal timore di consistenti esborsi da destinare ai soci che hanno esercitato il recesso sulle operazioni di trasformazione in spa dopo la sospensione da parte del Consiglio di Stato della circolare di Banca d'italia sull'attuazione della riforma degli istituti cooperativi. Oltre a Ubi (+9,7%), Bpm è salita del 9%, Banco Popolare del 9% e Bper del 7,1%. Intesa Sanpaolo è tornata ai livelli di metà novembre a quota 2,2 euro.

È stata Luxottica (-0,3%) l'unico titolo in rosso tra le big del Ftse Mib: una flessione, comunque rientrata nel pomeriggio, innescata dalle valutazioni di Goldman Sachs che ha confermato la valutazione «sell» sul titolo sostenendo che le quotazioni sono da considerarsi a premio rispetto alle prospettive di crescita di ricavi e ebitda nei prossimi anni.




 
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