Quanto al sistema bancario, Zanetti ha rivendicato le riforme attuate dal governo, dalle popolari alle Bcc, per renderlo «più solido». E sull'ipotesi di un interesse di Societe Generale su Mps il viceministro ha osservato che meglio sarebbe che «grandi gruppi abbiano testa e cuore in Italia» ma si tratta di «dinamiche che devono seguire le logiche di mercato».
«C'è una riduzione dell'entità del risparmio anche dovuto al fatto che ai risparmiatori sono stati venduti dei titoli tossici e poi si sono trovati con carta straccia.
Queste sono i germi del'insicurezza e che non fanno crescere», ha invece detto la deputata del M5s Carla Ruocco, componente della commissione finanze.
«I complotti dei mercati non ci sono, i mercati fanno il loro lavoro come lo hanno sempre fatto. A volte in modo feroce ma è la natura dei mercati», ha quindi affermato il vice ministro, parlando dei possibili effetti legati al referendum del 4 dicembre. È però «del tutto evidente», secondo Zanetti, «un voto che apre scenari incerti favorisce la speculazione». «È chiaro che l'ampiezza di questo fenomeno dipenderà da quanto l'incertezza sarà esasperata».
La Ruocco ha sottolineato: «Qual è il nesso tra riformare la Costituzione e rilanciare la ripresa economica Paese? Si sta dicendo che con questa riforma scellerata, che riduce il diritto di scelta ai cittadini, il Paese si riprende. Invece è una riforma che riduce il potere democratico del popolo, a cominciare dalla clausola di supremazia che toglie la voce ai cittadini e che invece è una "clausola di sudditanza"».
La deputata M5S ha poi affermato: «La differenza tra il M5S e i partiti è che noi sospendiamo e allontaniamo chi sbaglia mentre gli altri se li tengono e li coccolano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA