Nella risoluzione si specifica che "qualora necessario, l'aggiornamento del quadro programmatico di finanza pubblica e del piano di rientro, dipendente dalla tipologia di interventi adottati e dall'entità delle risorse utilizzate, dovrà essere definito con i prossimi documenti di programmazione".
Sul voto era necessario il superamento della maggioranza assoluta dei componenti dell'Assemblea, pari a 161 voti. Il voto a favore è arrivato anche da parte dell'ex-ministro dell'Economia Giulio Tremonti (Gal) "per evitare la bancarotta della più antica banca del mondo" e "per salvarla dall'azione di un Governo che oltre misura è stato cinico e continua ad essere maldestro". Mentre non hanno partecipato al voto, in dissenso dal gruppo, i senatori di Fi, Altero Matteoli e Nitto Francesco Palma. Si sono astenuti tre senatori, componenti del gruppo Gal. Con il sì alla risoluzione della maggioranza è risultata preclusa la risoluzione presentata da M5S.
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