Donne che fanno testo, creatività e stile: l'energia nella narrazione

Becha, l'artista della collage art
di Germana Consalvi
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Domenica 17 Novembre 2013, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 16:07
​Nel mezzo del cammin del concorso letterario, la biblioteca dei racconti cresce e racconta in tante sfaccettature l’immenso talento di essere donna. È arrivato già a metà del suo percorso Donne che fanno testo, il grande concorso di scrittura creativa de Il Messaggero riservato ad autrici debuttanti, realizzato in collaborazione con l’Eni. E sale costantemente il numero delle aspiranti scrittrici che hanno deciso di non lasciarsi sfuggire la chance accettando di mettersi alla prova e mettere in mostra le proprie capacità letterarie.

Per partecipare c’è tempo fino al 15 dicembre. Entro quella data bisognerà registrarsi sul sito www.donnechefannotesto.it e poi, seguendo le modalità indicate, si potrà inviare la prova letteraria: un racconto in diecimila battute (lunghezza massima consentita) ispirato al lavoro femminile, da intendersi nel senso più ampio, anzi infinito del termine. Dal lavoro casalingo all’attività professionale, l’operosità femminile è un’attitudine che può rivelarsi ricca di sorprese, di stati d’animo di assoluta intensità, e in nessun caso da affrontare e risolvere come “banale” routine. Le scrittrici debuttanti dovranno narrare e/o narrarsi con creatività e stile.

Questa avventura culturale si avvale della collaborazione dell’Eni, partner importante e forte sostenitore del talento femminile. Una eloquente prova in questo senso è proprio sul sito del concorso letterario, nel quale la pagina e la mission dell’Eni è affidata non soltanto alla parola scritta ma anche alle immagini. O meglio, al collage artistico frutto della creatività di una giovane artista serba, Vesna Pesic, in arte Becha@Machas. L’illustratrice e art directore Becha, nata a Pancevo (a una quindicina di chilometri da Belgrado), dai tempi dell’università porta in dote una grande passione per la tecnica del collage. E ha creato un proprio stile molto efficace e suggestivo, una sapiente fusione di immagini, disegni, scritte e fantasia. Il risultato è arte che comunica istantaneamente e con armonia stile, messaggio e mission. Il cane a sei zampe, per esempio: lo storico marchio (ha cinquantun anni) dell’Eni, immaginato dalla ventinovenne Becha è un mondo di colorata creatività ancorata alla concretezza della realtà attraverso immagini che rappresentano l’energia in forma di oggetti familiari a tutti (come l’interruttore) ma anche in forma di lavoro, individuale e di gruppo, ed esplorazione. L’arte della giovane Becha è entrata nella campagna di comunicazione dell’Eni, accanto a grandi nomi internazionali: come l’attore Toni Servillo, voce dello spot televisivo girato a Barcellona e firmato da Bruce Saint Claire, ex assistente di Ridley Scott.

Talento e operosità: il lavoro femminile è un universo di creatività e di possibilità di svelare uno stile letterario, partecipando al concorso “Donne che fanno testo”. Un racconto in diecimila battute (ogni autrice non potrà inviare più di un testo): la biblioteca del sito sta via via svelando di quante e quali fibre arlecchine possano comporsi la quotidianità e i pensieri femminili. Vite vissute e metabolizzate con passione o con disincanto, con linguaggio spietatamente diretto o con i ricami della dolcezza. L’occasione è importante, altrettanto la “vetrina”. I racconti saranno selezionati da una giuria qualificata che decreterà il podio. I testi migliori vinceranno la pubblicazione integrale sulle pagine de Il Messaggero. Succederà entro la fine di dicembre.



COME PARTECIPARE

Per partecipare al concorso, realizzato in collaborazione con l’Eni, è necessario registrarsi al sito www.donnechefannotesto.it allegando il racconto

Il testo, di diecimila battute al massimo, dovrà pervenire entro il 15 dicembre 2013

I racconti inediti, autobiografici o di fantasia, si ispireranno al tema: “Donne e lavoro. Il coraggio e la capacità di dividersi in molti ruoli”

I migliori testi saranno selezionati da una giuria qualificata e pubblicati integralmente a dicembre su Il Messaggero
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