Nell’Abruzzo che torna tutto giallo e continua a guardare con fiducia alla possibilità di diventare bianco dal 7 giugno - anche ieri incidenza dei casi in calo -, si pensa a vaccinare i maturandi, almeno con una dose. L’idea, che presenta comunque aspetti complessi da definire, è emersa ieri nel corso della riunione dell’Unità di crisi regionale che si è tenuta a palazzo Silone, sede aquilana della giunta. Contemporaneamente, a Roma, la Cabina di regia nazionale ha certificato l’andamento confortante anche nella settimana presa in esame, quella dal 10 al 16 maggio: l’indice di trasmissione del contagio Rt a 0.89 (in un intervallo di confidenza tra 0.82 e 0.96), dunque in calo rispetto allo 0.95 della settimana precedente. E’ stata l’ultima Cabina di regia “convenzionale”: dalla prossima saranno presi in esame gli indicatori con il loro nuovo peso specifico, ovvero in particolare l’incidenza settimanale dei casi su 100 mila abitanti e la pressione ospedaliera.
Per quanto riguarda l’Unità di crisi locale, al termine il governatore Marco Marsilio ha fatto sapere che è allo studio un meccanismo per vaccinare gli studenti che dovranno fare l’esame di maturità: «In questi giorni il referente della campagna, Maurizio Brucchi, e l’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, contatteranno l’Ufficio scolastico regionale per verificare questa possibilità. Dobbiamo fare attenzione alle date perché non avendo a disposizione dosi sufficienti di Johnson&Johnson, che è monodose, si pone un tema: fare solo la prima somministrazione potrebbe far incappare nel richiamo nel periodo dell’esame, cosa che potrebbe creare qualche difficoltà.
Restando ai vaccini, qualche rallentamento negli ultimi tempi c’è stato, dovuto soprattutto alle forniture: «In questi giorni i numeri sono stati un po’ inferiori ai target. C’è qualche difficoltà di approvvigionamento e distribuzione, le abbiamo avuto soprattutto con Moderna, provocando in qualche caso ritardi nei richiami. «Noi siamo sempre pronti a fare la nostra parte e abbiamo dimostrato di poterla fare bene, speriamo che il flusso torni a essere più regolare e con quantitativi più massicci» ha detto Marsilio.
Da quanto si è appreso in ogni caso fino a fine mese le forniture saranno piuttosto ridotte, salvo tornare normali - sono previsti aumenti, in realtà - dai primi giorni di giugno. Marsilio ha dato conto anche del dibattito in corso sui possibili richiami da somministrare ai vacanzieri: «C’è un avviso contrario del commissario che però ha lasciato libere le Regioni di decidere. Noi stiamo cercando con le altre Regioni un accordo per rendere possibili questi scambi, in modo che i vaccini che si fanno fuori sede possano essere poi compensati reciprocamente. Ci lavoreremo, penso che è un obiettivo da raggiungere: i cittadini devono avere questa possibilità e non avere ostacoli rispetto al turismo».