Covid, l'Abruzzo vuol vaccinare i maturandi: almeno una dose prima dell'esame

Covid, l'Abruzzo vuol vaccinare i maturandi: almeno una dose prima dell'esame
di Stefano Dascoli
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Sabato 22 Maggio 2021, 08:29

Nell’Abruzzo che torna tutto giallo e continua a guardare con fiducia alla possibilità di diventare bianco dal 7 giugno - anche ieri incidenza dei casi in calo -, si pensa a vaccinare i maturandi, almeno con una dose. L’idea, che presenta comunque aspetti complessi da definire, è emersa ieri nel corso della riunione dell’Unità di crisi regionale che si è tenuta a palazzo Silone, sede aquilana della giunta. Contemporaneamente, a Roma, la Cabina di regia nazionale ha certificato l’andamento confortante anche nella settimana presa in esame, quella dal 10 al 16 maggio: l’indice di trasmissione del contagio Rt a 0.89 (in un intervallo di confidenza tra 0.82 e 0.96), dunque in calo rispetto allo 0.95 della settimana precedente. E’ stata l’ultima Cabina di regia “convenzionale”: dalla prossima saranno presi in esame gli indicatori con il loro nuovo peso specifico, ovvero in particolare l’incidenza settimanale dei casi su 100 mila abitanti e la pressione ospedaliera.

Per quanto riguarda l’Unità di crisi locale, al termine il governatore Marco Marsilio ha fatto sapere che è allo studio un meccanismo per vaccinare gli studenti che dovranno fare l’esame di maturità: «In questi giorni il referente della campagna, Maurizio Brucchi, e l’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, contatteranno l’Ufficio scolastico regionale per verificare questa possibilità. Dobbiamo fare attenzione alle date perché non avendo a disposizione dosi sufficienti di Johnson&Johnson, che è monodose, si pone un tema: fare solo la prima somministrazione potrebbe far incappare nel richiamo nel periodo dell’esame, cosa che potrebbe creare qualche difficoltà.

Bisogna coordinare bene le date e le disponibilità. 

Restando ai vaccini, qualche rallentamento negli ultimi tempi c’è stato, dovuto soprattutto alle forniture: «In questi giorni i numeri sono stati un po’ inferiori ai target. C’è qualche difficoltà di approvvigionamento e distribuzione, le abbiamo avuto soprattutto con Moderna, provocando in qualche caso ritardi nei richiami. «Noi siamo sempre pronti a fare la nostra parte e abbiamo dimostrato di poterla fare bene, speriamo che il flusso torni a essere più regolare e con quantitativi più massicci» ha detto Marsilio.

Da quanto si è appreso in ogni caso fino a fine mese le forniture saranno piuttosto ridotte, salvo tornare normali - sono previsti aumenti, in realtà - dai primi giorni di giugno. Marsilio ha dato conto anche del dibattito in corso sui possibili richiami da somministrare ai vacanzieri: «C’è un avviso contrario del commissario che però ha lasciato libere le Regioni di decidere. Noi stiamo cercando con le altre Regioni un accordo per rendere possibili questi scambi, in modo che i vaccini che si fanno fuori sede possano essere poi compensati reciprocamente. Ci lavoreremo, penso che è un obiettivo da raggiungere: i cittadini devono avere questa possibilità e non avere ostacoli rispetto al turismo».

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