"Festa intellettuale" a Sulmona per Francesco Sabatini per i suoi primi novant'anni

Sabatini al centro a Sulmona
di Sabrina Giangrande
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Sabato 25 Dicembre 2021, 01:37

SULMONA Un brindisi intellettuale, svoltosi al termine dello spettacolo “La Stanza del pastore (il transumante)” sostenuto dalla Fondazione Carispaq, che ha voluto dedicare a un grande abruzzese nato a Pescocostanzo in provincia dell'Aquila.

Francesco Sabatini Presidente onorario dell’Accademia della Crusca, linguista, filologo e lessicografo italiano, ha assistito ieri con partecipe attenzione allo spettacolo teatrale-musicale giunto alla ventesima replica, accompagnato dalla sua fedele compagna. 

La "Transumanza" una tradizione millenaria che consisteva nello spostamento periodico delle greggi in cerca di nuovi pascoli, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 2019 e, come dichiarato da Sabatini, «è una tradizione fondamentale per i nostri territori che oggi non si pratica più, ma che resta viva e bisogna mantenerla tale attraverso l’arte e la cultura».

Lo spettacolo, andato in scena l'altro ieri al Cinema Teatro Pacifico di Sulmona,  intende fare proprio questo. Presente anche Domenico Taglieri, presidente della Fondazione Carispaq  che ha raccolto l’invito del professor Sabatini. «La Fondazione Carispaq, attraverso il sostegno a progetti che avranno al centro la transumanza – ha detto Taglieri – è impegnata e lo sarà ancora di più a far sì che non si perda questa tradizione che rappresenta  le radici del nostro territorio. Ieri sera abbiamo voluto rendere omaggio ad un intellettuale e al suo lavoro di ricerca e
innovazione, improntato anche alla conoscenza della cultura e della storia del suo e del nostro Abruzzo».

Presenti per festeggiare Sabatini, oltre a Taglieri, anche il presidente della Provincia dell'Aquila Angelo Caruso, il sindaco di Pescocostanzo Roberto Sciullo, l’assessore alla cultura del Comune di Sulmona, la dirigente degli istituti scolastici dell’Alto Sangro Cinzia D’Altorio, la presidente dell’associazione Casa delle culture Rosa Giammarco, il delegato dell’Accademia della Cucina di Sulmona Gianni D’Amario e il pastore filosofo Nunzio Marcelli.

Lo spettacolo “La Stanza del Pastore (il transumante)” di Vicenzo Mambella diretto e interpretato da Edoardo Oliva, con Giuliano Di Giuseppe (tastiere), Luca Trabucchi (chitarra), Pierluigi Ruggiero (violoncello), Virginia Galliani (violino) e Claudio Di Bucchianico (oboe). Le scenografie sono di Francesco Vitelli, le musiche originali e gli arrangiamenti sono di Giuliano Di Giuseppe.  

«Questo riconoscimento alla transumanza abruzzese, - ha commentato a fine spettacolo Sabatini - deve rivivere attraverso l'arte, gli studi scientifici ed economici ma soprattutto con l'arte, la recitazione, la musica, le arti visive, più che con gli studiosi che possono si fornire dati, elementi.»

«A voi artisti - ha proseguito Sabatini - è affidata l'interpretazione, la sopravvivenza di tante tradizioni.

Nella funzione dell'arte la parte più bella è quella che viene da queste interpretazioni. Continuate! Naturalmente avete bisogno di appoggio, di chi vi faccia conoscere anche fuori, ma è in mano a voi il significato di questa storia profonda, complessa, drammatica ed elegiaca che ha caratterizzato soprattutto la popolazione abruzzese, quindi a voi il plauso ma anche l'augurio di continuare; nei limiti del possibile raccomandarli anche alle autorità che possono realizzare i programmi. L'augurio di  continuare su questa strada- ha concluso il professore - grazie per quello che ci avete dato.»

L’opera teatrale- musicale prevede un video documento sulla storia della pastorizia transumante che precederà e introdurrà lo spettacolo teatrale. Il video proporrà la narrazione dei principali aspetti storici, economici e culturali che hanno caratterizzato e accompagnato il rito della transumanza e un collegamento con la singolare figura storica del pastore poeta abruzzese Francesco Giuliani (1890-1970) da Castel del Monte, la cui biografia ha ispirato la drammaturgia dello spettacolo teatrale.

Sabrina Giangrande

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