Racconta Federica Bucci, presidente della sottosezione di Pescara dell’Unitalsi: «Viaggiavamo insieme ai gruppi della Puglia, e all’improvviso, erano circa le 21 di sabato sera, sono venuti ad avvertirci che era impossibile proseguire. L’acqua cadeva incessantemente, i binari e la massicciata erano trasformati in un fiume, e allora per la sicurezza di tutti era necessario fermarsi. Il treno è arrivato a Marsiglia alle 22 e si è fermato, aspettando il segnale per ripartire». E il segnale è arrivato soltanto ieri alle 13, ben quindici ore dopo. I pellegrini sono attesi alla stazione di Pescara per la mattinata di oggi.
ASSISTENZA - Paura? «Non particolarmente -continua la Bucci- Preoccupazione sì, paura no. Certo, il disagio di restare fermi senza sapere quando poter ripartire è stato notevole, ma siamo stati assistiti con grande partecipazione e attenzione dal personale della Croce rossa». Ci sono state reazioni, causate dalla tensione per l’imprevista e lunga fermata? «No, tutti sono rimasti abbastanza tranquilli, non ci sono stati problemi particolari, la tensione è rimasta sotto controllo, grazie soprattutto, lo ripeto, all’attenta assistenza della Croce rossa francese».
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