Accordo Comune-Mibact a Roma: un milione per il Decennale del terremoto

Accordo Comune-Mibact a Roma: un milione per il Decennale del terremoto
di Stefano Dascoli
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Giovedì 17 Gennaio 2019, 14:54
ROMA La splendida sala del Ministro, nel palazzo del Mibact a Roma, ha fatto da cornice alla firma del protocollo d’intesa tra il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e il sottosegretario Gianluca Vacca, che definisce la “cornice” delle manifestazioni per il decennale del sisma del 2009. Intanto gli stanziamenti: un milione di euro dalla legge di Bilancio (di cui il decennale aquilano, sostanzialmente, rappresenta il primo atto applicativo), altri 500 mila circa dalla riserva “Restart”, fondi che derivano dal 4% di quelli della ricostruzione destinati alla ripresa e allo sviluppo. E poi l’organizzazione: due comitati organizzativi e due asset strategici, il “Festival degli incontri” targato Tsa e la rete dei luoghi recuperati, di cui sarà capofila il Polo museale. Ci sarà poi una vasta convegnistica per riflettere sullo stato dell’arte e valorizzare le buone pratiche della ricostruzione. Il tutto in una dimensione che lo stesso Vacca ha auspicato sia più possibile internazionale.

PLATEA – Vastissima la platea dei presenti. Oltra a Biondi e Vacca c’erano Stefania Coccoluto (capo di Gabinetto) e Giovanni Panebianco (segretario generale), del Mibact. E poi tutta la componente aquilana: Eugenio Coccia (Gssi), Roberto Marotta (Accademia dell’Immagine), Fabrizio Pezzopane (direttore Barattelli), Paola Inverardi (rettrice dell’Università), Angelo Caruso (presidente della Provincia), Annalisa De Simone (presidente del Tsa), Alessandra Vittorini (sovrintendente), Stefano D’Amico (segretario regionale Mibact), Salvo Provenzano, Lorenzo Santilli (Camera di Commercio), Lucia Arbace (Polo museale), Agostino Del Re (Cna), Giampiero Marchesi (ex capo della Struttura tecnica di missione).

LE IMPRESSIONI - «Questo è accordo è un orgoglio – ha detto la Coccoluto – Di fatto una delle prime attuazioni pratiche degli effetti della legge di bilancio rivolto a un territorio che ha così tanto sofferto. L’accordo è frutto della collaborazione tra istituzioni e avrà un impatto di grande risultato e di immediata ricaduta sugli attrattori del territorio stesso. Il Comune avrà un ruolo centrale».
Panebianco ha definito l’intesa «un momento molto importante». «La cifra della platea – ha aggiunto - rende il senso di quale ampiezza e di quale lavoro straordinario sia stato possibile realizzare in tempi rapidi. Il ministero seguirà con la massima attenzione. Il decennale del sisma deve segnare l’affermazione di una attenzione particolare delle nostre strutture. Dopo una fase di ricognizione di strumenti,  disponibilità e procedure saremo presto nelle condizioni di essere più incisivi sul territorio. Le cose da fare sono ancora tante. Vogliamo rinnovare l’azione amministrativa e rafforzare la presenza delle nostre strutture sul territorio».

Vacca è poi entrato nel merito dell’intesa: «Il decennale deve essere l’occasione per fare il punto della situazione di ciò che di buono è stato fatto e anche dare nuovo impulso a ciò che bisogna ancora fare. Sottolineando l’importanza della cultura come veicolo di crescita sociale e riflessione. Coinvolgendo non solo la dimensione aquilana, ma regionale, nazionale e internazionale. L’idea è coinvolgere anche i Paesi che hanno avuto un ruolo nella ricostruzione». Il protocollo quadro ha come intento quello di fare da cornice alle iniziative. E’ nato dall’esigenza di creare un coordinamento. Si fonda sullo stanziamento di un milione dalla legge di bilancio e su altri fondi messi a disposizione dal Comune».
Ci sarà un comitati dei garanti che sarà indicato a breve. E poi un comitato organizzativo-scientifico composto dal coordinatore Giampierio Marchesi, dal presidente del Tsa De Simone, dalla direttrice del polo museale Arbace, da un componente indicato dal Comune e da uno del mondo dell’Università.

LE INIZIATIVE – L’ottica è la regia unica. La Rete dei luoghi della cultura avrà uno stanziamento di 300 mila euro; ci sarà la sottoscrizione di un ulteriore protocollo per il coinvolgimento della Curia. Per il Festival degli incontri  ci sono 700 mila euro. Poi ci sarà una parte dedicata ai convegni internazionali. «Il Decennale – ha detto Vacca - può essere una buona occasione per sperimentare un modus operandi strategico per portare avanti progetti di ampio respiro. L’obiettivo è realizzare iniziative con il coinvolgimento di tutti».

IL SINDACO – Biondi ha ringraziato Vacca «per la sensibilità che ha mostrato e anche per il legame di stima reciproca che si va consolidando». «Ho sempre creduto che la cultura – ha aggiunto il sindaco - fosse il passaggio fondamentale per riannodare le trame di una comunità sfilacciata da una sorta di diaspora. La cultura, che in tempi di pace assolve al compito di crescita ed emancipazione, non è un elemento accessorio, ne forma una parte sostanziale. In tempo di guerra serve a riannodare questi fili. L’Aquila e il Cratere sono territori vivi e ricchi per le intelligenze, le qualità, i talenti, ricchi di istituzioni pubbliche che danno tanto al territorio, con grande abnegazione. E poi abbiamo bisogno di buone notizie. La rinascita dell’Aquila e del Cratere è fatta di piccoli e grandi passi che devono essere costanti: in pochi giorni abbiamo presentato il bando Mise da 10 milioni per le imprese turistiche e culturali e quello Restart sulla cultura con le linee guida 2018/2020. Abbiamo dato anche notizia del reintegro delle somme per le istituzioni Fus». Nel decennale il Comune ha messo a disposizione 585 mila euro in parte residuo dei fondi Restart del 4% della ricostruzione. «Il Manifesto del decennale – ha concluso Biondi - si chiamerà “L’Aquila città della memoria e della conoscenza”. La memoria che non è semplice elaborazione del lutto, ma monito per ciò che bisogna fare. Il Decennale sarà parte integrante di un percorso di rinascita. L’Aquila come vetrina delle buone pratiche, che spesso e volentieri facciamo finta di non vedere: uno dei più grandi esempi di rigenerazione urbana».
 
 
 
 
 
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