Resistenza, morto a 101 anni Gilberto Malvestuto: ultimo ufficiale della Brigata Maiella

Il senatore Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo: "Esempio luminoso di passione, coraggio, impegno civile"

Resistenza, morto Gilberto Malvestuto: ultimo ufficiale della Brigata Maiella
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Mercoledì 1 Marzo 2023, 10:54 - Ultimo aggiornamento: 13:09

È morto a 101 anni il partigiano Gilberto Malvestuto, ultimo ufficiale della Brigata Maiella. Malvestuto è deceduto nella casa di riposo che lo ospitava da qualche anno. Malvestuto, nato a Sulmona il 17 aprile 1921, fu il primo a entrare a Bologna liberata, al comando dei partigiani della Brigata Maiella che avevano combattuto strenuamente per liberare l'Italia dai tedeschi. L'ufficiale era stato intervistato da Gad Lerner nel suo documentario "La Scelta". Grande cordoglio in Abruzzo e in tutta Italia per la perdita di un personaggio che era un simbolo per tanti giovani, colpiva la sua grande umanità.

«Il cordoglio e la commozione che esprimo sono quelli di tutto il Partito Democratico abruzzese. Ci ha lasciati il partigiano Gilberto Malvestuto, componente della Brigata Maiella, esempio luminoso di passione, coraggio, impegno civile», dice il senatore Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo. Fina ricorda che «quando due anni fa inviai a Malvestuto una lettera di auguri in occasione del suo centesimo compleanno, scrissi un messaggio che vale la pena riproporre oggi, per ricordarlo: la Brigata Maiella è un vanto dell'Abruzzo nella Resistenza, una componente essenziale delle battaglie per la nascita della democrazia repubblicana.

Con la Brigata Maiella l'Abruzzo trasmette i suoi valori e i suoi tratti essenziali, di rigore, di semplicità, di franchezza alla nuova Italia che nasce con la Resistenza. Grazie, Gilberto, con te e con i partigiani come te l'Italia e l'Abruzzo hanno un inesauribile debito di riconoscenza». 

Sul suo profilo Facebook messaggi di cordoglio. In un post del 25 aprile dello scorso anno, Malvestuto raccontava: «La mia condizione di vecchio combattente, che ha appena compiuto 101 anni, non mi consente, come avrei ardentemente voluto, di essere presente alla cerimonia per onorare i 55 caduti della Brigata Maiella e celebrare come si conviene anche questo 25 aprile. Idealmente sono con voi davanti al Sacrario, fortemente voluto dall'indimenticabile Comandante Ettore Troilo, che ho amato come un padre. Il mio pensiero reverente e commosso va a tutti i caduti della Brigata e a tutti i miei compagni di lotta, compresi gli amici del Il Corpo d'Armata polacco, con cui ho combattuto per la conquista della libertà quale comandante della sezione mitraglieri. Il mio affettuoso saluto raggiunga pertanto tutti i presenti, in particolare la diletta figlia del valoroso generale Anders, a cui va il mio ricordo sentito e doveroso di vecchio resistente. W il 25 aprile! W l'Italia libera e democratica!» 

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