Un detenuto camorrista ha seminato il terrore ieri al carcere di massima sicurezza di Sulmona.
Probabilmente in preda ai fumi dell'alcol, l'uomo ha aggredito con inaudita violenza tre poliziotti penitenziari obbligandoli alle cure del locale pronto soccorso dal quale sono stati dimessi con rispettive prognosi di 30 giorni per un assistente capo coordinatore e 10 giorni per un ispettore e un altro assistente capo coordinatore.
«Non sono ancora chiare - commenta Mauro Nardella, segretario della Uil Pa - le motivazioni ( sono al vaglio degli inquirenti) ma possiamo tranquillamente affermare che alla base della gravità dell'esito dell'aggressione abbia fortemente concorso la gravissima carenza di personale che sta mettendo in ginocchio un carcere che per la peculiarità che ha di essere uno dei più importanti penitenziari d'Italia tutto dovrebbe avere fuorché poco personale a disposizione».