Costei ha approfittato della circostanza per congegnare il piano criminale coinvolgendo un suo amico. I due, arrivavano anche ad accompagnare la vittima presso l'Ufficio postale e poi, con abilità di parola e di atteggiamenti, una volta usciti dall'Ufficio, si facevano consegnare buona parte della somma. La donna, peraltro con precedenti vicende giudiziarie, era riuscita a farsi «riconoscere» dalla vittima addirittura come una «nipote» e di conseguenza questi sentiva il dovere morale di aiutarla, spogliandosi però delle sue risorse economiche. Per mesi è stato fatto credere all'anziano che il suo denaro fosse utilizzato per far fronte alle sue esigenze di vita e per il suo sostentamento, grazie ad un abile gioco di dare e avere, cioè di minime somme necessarie al sostentamento (circa 200 euro al mese) che gli venivano concesse. In realtà la coppia spendeva il resto in tutt'altro modo (per l'acquisto di stupefacente e per le esigenze
quotidiane degli arrestati).
Il tutto è sempre stato riscontrato dai militari della locale Stazione i quali, d'intesa con il PM, hanno tenuto sotto osservazione per un certo periodo la coppia fino al raggiungimento pieno, univoco ed inequivocabile delle condotte di reato contestate. Ieri, si è dunque conclusa questa squallida vicenda portata all'attenzione dei Carabinieri dal figlio della vittima il quale comunicò i suoi sospetti allorquando si accorse che il padre, che vive da solo, manifestava difficoltà economiche non giustificabili. I due sono ora agli arresti domiciliari.
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