Il campo, insistente su un terreno demaniale fluviale, era dotato, di un ingegnoso e complesso sistema di auto-irrigazione. Nell’area interessata sono stati rinvenuti anche fertilizzanti e attrezzi da lavoro utilizzati per la coltivazione.
Le 2.100 piante di cannabis opportunamente sradicate dal terreno oltre all’attrezzatura varia utilizzata per la coltivazione sono state sequestrate. Il prodotto stupefacente una volta seccato e trinciato, immesso sul mercato avrebbe fruttato oltre 2 milioni di euro.
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