Minaccia il cognato e i genitori: i poliziotti lo bloccano con il taser

Minaccia il cognato e i genitori: i poliziotti lo bloccano con il taser
di Patrizia Pennella
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Domenica 31 Luglio 2022, 09:24

C’è voluto il taser per mettere fine a una notte da incubo in una casa del quartiere San Donato, a Pescara. Solo utilizzando la pistola ad impulsi elettrici la pattuglia della squadra volante, intervenuta dopo una segnalazione, è riuscita ad avere ragione di un uomo che continuava a minacciare i genitori e una famiglia di parenti, dai quali pretendeva denaro. Quando gli agenti sono arrivati a San Donato, l’altra notte, hanno trovato un uomo in strada, a torso nudo, che gridava contro un’altra persona, che poi si è scoperto essere il cognato, affacciata a una finestra. Per le forze dell’ordine l’uomo in strada, di etnia rom, non era certo uno sconosciuto e lui, vedendoli, aveva fatto ritorno nella propria abitazione: sosteneva che i familiari dovessero restituirgli dei soldi, mentre per loro tutta quella storia era solo un pretesto per avere denaro da spendere in stupefacenti. Intanto in zona erano arrivati anche altri equipaggi in aiuto e nel corso degli accertamenti gli agenti avevano riscontrato che, effettivamente, l’uomo aveva danneggiato la porta dell’abitazione del cognato con un estintore.

La calma è durata poco: l’uomo è rientrato in casa e dal balcone ha iniziato ad urlare minacce contro i familiare e a lanciare oggetti di ogni tipo addosso ai poliziotti. A chiedere aiuto sono stati i genitori dell’uomo che volevano rientrare in casa ma erano terrorizzati dal figlio, che più volte li ha minacciati di morte pretendendo denaro per la droga. Sono stati loro stessi a consegnare le chiavi di casa agli agenti, riusciti così ad entrare nell’abitazione. L’uomo, completamente fuori controllo, ha cercato ancora di raggiungere i parenti, gli agenti si sono piazzati sulla porta per impedirgli di uscire e lui si è fatto minaccioso.

A quel punto il capo pattuglia ha estratto il taser dalla fondina e ha chiesto all’uomo di fermarsi, ma è stato inutile: lui ha continuato ad avvicinarsi con fare minaccioso e l’agente ha tirato una scarica di impulsi elettrici, con tutte le procedure di sicurezza previste: condotto in questura l’uomo è stato visitato da un medico del 118 che ne ha riscontrato le condizioni fisiche. Quindi si è formalmente proceduto all’arresto per le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Il magistrato ha quindi convalidato l’arresto.

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