Morto a 52 anni Francesco Di Bartolomeo, faceva parte del “club” dei bellissimi di Pescara

Morto a 52 anni Francesco Di Bartolomeo, faceva parte del “club” dei bellissimi di Pescara
di Mila Cantagallo
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Giovedì 20 Maggio 2021, 07:29

Francesco Di Bartolomeo si è arreso martedì sera a Pescara ad una grave malattia con cui lottava da sei mesi. La notizia della sua scomparsa ha lasciato increduli tutti quelli che lo conoscevano ed in città erano davvero tanti. Il 52enne pescarese apparteneva ad una nota famiglia di commercianti, sua madre Adriana è titolare dell'omonima, storica Boutique, il fratello maggiore Riccardo è un imprenditore e un blasonato velista. Francesco non passava inosservato per la sua bellezza, negli anni ’80 e ’90 era uno dei ragazzi più ambiti delle comitive del centro, protagonista della movida che all’epoca si concentrava tra Piazza Salotto, Thomas, le discoteche Lenny, Honeypot, Niagara.

Alto, il fisico asciutto, gli occhi verdi, il ciuffo castano che cadeva ribelle sulla fronte. Sempre al centro dell'attenzione ma timido come il suo sorriso. Alla fine degli anni '90 Di Bartolomeo aveva gestito un'elegante gioielleria in centro, poi vicende personali lo avevano portato a lungo lontano da Pescara ed in giro per il mondo. Da quando era tornato a casa, Francesco conduceva una vita riservata, aiutava i genitori nell’attività commerciale, frequentava pochi amici, amava sfrecciare a bordo di una potente moto che ha guidato fino a pochi giorni fa. Per le vie del centro lo si incontrava spesso a passeggio da solo o con il padre Michele.

La scoperta della malattia era avvenuta lo scorso autunno, seguita da intensi cicli di cure e l’improvviso peggioramento un mese fa. Provato nel fisico, Francesco Di Bartolomeo aveva cercato fino all’ultimo di vivere una vita normale. La scorsa settimana le condizioni del commerciante si erano ulteriormente aggravate rendendo necessario il ricovero in ospedale dove il cuore ha cessato di battere. Florindo Testa è l’amico di una vita e ricorda commosso una persona per lui speciale: «Da ragazzi abbiamo vissuto per anni nello stesso palazzo, condividevamo gli anni spensierati dell’adolescenza, le comitive, le amicizie con le ragazze che impazzivano per lui, i matiné nei locali. Francesco era un uomo estremamente sensibile, dal carattere schivo, Era buono con tutti e disinteressato ai beni materiali, nonostante provenisse da una famiglia facoltosa. Da quando era tornato a Pescara ci vedevamo spesso, mi aveva parlato anche della sua malattia. Era perfettamente consapevole delle sue condizioni ma affrontava le difficoltà con ottimismo, tendeva sempre a minimizzare sui segni che la patologia imprimeva al suo fisico e sperava di vincere la battaglia contro il male.

Aveva voglia di rivedere gli amici di un tempo ma non ce l’ha fatta».

Ieri Francesco è stato ricordato con affetto e decine di foto sui social, molti amici hanno voluto porgergli l’ultimo presso la casa dei genitori dove erano presenti anche il fratello Riccardo e la compagna Vita. I funerali si svolgono questa mattina alle 9.30 presso la parrocchia di San Pietro Apostolo, Chiesa del Mare. 

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