L'Aquila, calamità gestite con Vardirex. Mega esercitazione di protezione civile

L'Aquila, calamità gestite con Vardirex. Mega esercitazione di protezione civile
di Daniela Rosone
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Sabato 20 Ottobre 2018, 14:39
Sono le 9 in punto quando la terra all’Aquila trema. L’edificio scolastico che ospita le elementari di Coppito viene sgomberato e i piccoli scolari fatti uscire in fila indiana. Si è aperta così l’esercitazione Vardirex organizzata dal Comando Truppe Alpine e dall’Associazione Nazionale Alpini guidata dal Nono Reggimento dell’Aquila con la presenza di Protezione Civile regionale, Prefettura e Comune svolta in contemporanea in Piemonte, Abruzzo e Veneto. Ci sono state diverse situazioni emergenziali simulate, come l'incendio che minaccia l’abitato di Coppito con l’impiego di squadre a terra e di un elicottero con cestello baricentrico. Poi il crollo di un edificio nei pressi del campo di accoglienza con feriti rimasti all’interno soccorsi nel posto medico avanzato. Interessante l’ultimo step: il recupero di escursionisti rimasti bloccati in zona Dolina di Fossa Raganesca a Monticchio. L’elicottero dell’Esercito parte dall’aeroporto di Preturo, li recupera ed arriva a Coppito dove vengono curati dai medici dell’ospedale da campo. Tutto ben coordinato e gestito in sala operativa. In un territorio spesso vittima di calamità Vardirex è stata utile per verificare le procedure e l’interoperabilità tra le componenti coinvolte nelle operazioni di soccorso. La specificità del Battaglione Vicenza del Nono Alpini comandato dal Tenente Colonnello Lorenzo Rivi ben si inquadra in questo scenario. A Dicembre del 2019 il Vicenza avrà la sua piena operatività dal punto di vista degli uomini impiegati, creato ad hoc per la gestione delle calamità. << L’esercitazione è stata valida per integrare tutti gli assetti dedicati alla protezione civile, l’obiettivo è mettere a disposizione uno strumento - ha spiegato Rivi -  che sia in grado di reagire a tutte le emergenze che il paese si trova ad affrontare. Parlare la stessa lingua vuol dire ridurre i tempi di reazione ed essere pienamente efficaci >>. Per il comandante del Nono, il Colonnello Marco Iovinelli, l’attività pratica volta a verificare come possono interagire le forze in campo è fondamentale per essere sempre pronti. L’assessore comunale Emanuele Imprudente ha dichiarato che ci sarà a breve un’altra importante esercitazione che riguarderà l’area delle scuole di Colle Sapone. Il sottosegretario Mario Mazzocca che ha la delega alla protezione civile ha ricordato, a proposito di Alpini, che si è ad un anno dall’installazione della stazione meteo nivologica sul Gran Sasso che ha permesso di avere importanti statistiche dei rischi in altura. Un momento di verifica delle capacità raggiunte importante con il parco di Murata Gigotti che si è trasformato in un campo vero con sala operativa, alloggi nelle tende, mensa, ospedale. Qui, in quello da campo dell’Ana, ha operato un team di venti professionisti coordinati dal direttore sanitario, la Dottoressa Federica De Giuli. Il Dottor Ennio Vignali ha spiegato come la struttura mobile sia in grado di garantire innanzitutto un primo soccorso con una tenda dotata di specialisti internisti, una con i chirurghi, una per l’osservazione dei pazienti degenti, una per laboratorio analisi ed esami radiografici. In assenza di strutture sanitarie, in caso di sisma ad esempio, l’ospedale da campo riesce ad accettare, a garantire cure e a stabilizzare il paziente.
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