Il 61% dei Comuni abruzzesi sprovvisto di sportelli bancari

Lettera aperta di First Cisl per un intervento deciso

Giulio Olivieri
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Giovedì 7 Marzo 2024, 11:44

L'AQUILA La First Cisl, Federazione Italiana Reti dei Servizi del Terziario della CISL, lancia un allarmante richiamo all'attenzione riguardo alla crescente desertificazione bancaria in Abruzzo, una problematica che coinvolge il 61% dei comuni della regione. La situazione, dichiarata dal Segretario Generale FirstCisl Abruzzo Molise, Giulio Olivieri, in una lettera aperta ai due candidati presidenti della Regione Abruzzo, sta privando milioni di cittadini di servizi essenziali, causando notevoli disagi e minacciando il benessere economico e sociale della regione.

«La vastità dell'area senza sportelli bancari- dice Olivieri-, equivalente alle dimensioni di Lombardia, Veneto e Piemonte messe insieme, è preoccupante. I cittadini abruzzesi sono costretti a sopportare pesanti inconvenienze per accedere a servizi fondamentali per la vita quotidiana. Il problema, già presente negli anni precedenti, sta addirittura peggiorando. Per affrontare questa emergenza, la First Cisl ha istituito un Osservatorio sulla desertificazione bancaria, presentando studi e analisi del Comitato scientifico della Fondazione Fiba. L'iniziativa si basa sulla necessità di affrontare le criticità economiche, produttive e sociali causate dalla persistenza e dall'aggravarsi di questa tendenza».

Per comprendere appieno la portata del fenomeno, la First Cisl consiglia di visitare il proprio sito web, dove sono disponibili analisi dettagliate del fenomeno della desertificazione bancaria. La gravità della situazione è chiara, e tutti sono incoraggiati a esaminare attentamente le dimensioni del problema.

«Nel contesto abruzzese- insiste Olivieri-, i dati rivelano un aumento allarmante della situazione. Attualmente, 168.000 persone vivono in comuni senza sportelli bancari, con un incremento di 13.000 nel solo ultimo anno. Il 46% di queste persone è stato privato dell'accesso agli sportelli bancari dal 2015 a oggi. In aggiunta, 134.000 persone risiedono in comuni con un solo sportello bancario. Dal punto di vista produttivo, la desertificazione bancaria sta avendo un impatto significativo.

Un totale di 10.500 imprese abruzzesi hanno sede in comuni senza alcuna presenza bancaria, con un aumento di 800 nel corso dell'ultimo anno. Allo stesso modo, 10.000 imprese operano in comuni con un solo sportello bancario».

La situazione è allarmante, con il 61% dei comuni abruzzesi senza alcun sportello bancario, registrando un aumento di 7 comuni nell'ultimo anno. A questo si aggiunge l'18% di comuni che dispone solo di un singolo sportello. I dati rivelano chiaramente le conseguenze devastanti, tra cui il progressivo invecchiamento della popolazione, l'ostacolo allo sviluppo economico e imprenditoriale, e il presidio di legalità compromesso a causa della mancanza di presenza bancaria.

«In vista delle prossime elezioni regionali- conclude Olivieri-, la First Cisl esorta a una chiara presa di posizione e a dichiarazioni di intenti da parte futuri governanti regionali. La situazione richiede un intervento urgente per invertire la desertificazione bancaria, garantendo un futuro prospero per la regione e ripristinando il benessere sociale ed economico della comunità abruzzese».

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