«Ho sempre rispettato le misure di sicurezza – spiega la donna – l’unica spiegazione che mi do del contagio è l’uso comune dell’ascensore». Solo per dire che a volte non basta solo stare attenti. In totale i casi accertati finora sono dunque sette: cinque a Sulmona e due a Pratola Peligna. A questi, però, vanno aggiunti gli altri due ricoveri (oltre alla dipendente comunale e al cognato imprenditore) che presentano una diagnosi di polmonite bilaterale ma che sono risultati negativi al tampone: ovvero il compagno dell’impiegata del Comune di Sulmona (ricoverato a Chieti) e un trentaduenne già ricoverato all’Aquila da qualche giorno. Le persone in isolamento superano ora le ottanta unità, in attesa che, si spera per oggi, arrivino i risultati degli altri esami fatti, tra cui quelli ai dipendenti di palazzo San Francesco (tutti in smart working da giovedì scorso), dove oggi, dopo la sanificazione effettuata el fine settimana, torneranno ad aprirsi le porte per ospitare il consiglio comunale urgente sul Cogesa. Inutile dire che se il focolaio si fosse diffuso negli uffici pubblici, la situazione diventerebbe difficile da controllare.
L’attenzione ora, però, è concentrata soprattutto sui venti bambini circa e i loro familiari che hanno partecipato alla festa di compleanno. Già da domani dovrebbero cominciare ad essere sottoposti a tampone (una decina sono stati già controllati), nella speranza che il virus non si sia diffuso troppo, anche perché si tratta di bambini che in gran parte frequentano i centri estivi e che potrebbero in teoria aver avviato un effetto domino. Sarà insomma quella che si apre oggi una settimana di grande apprensione, con i casi di positività al Covid destinati probabilmente ad aumentare. La speranza è che il sistema di tracciamento riesca ad arginare i danni e i contagi, evitando che Sulmona diventi un cluster.
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