Il resto è rispetto del rigido protocollo di sicurezza: candidati a gruppi di cinque, ingressi contingentati e separati, sanificazioni continue, controllo della temperatura, distanziamento di due metri fra candidati e commissari e fra gli stessi commissari. Gli studenti potranno potranno abbassare la mascherina nel corso del colloquio, ma restando a distanza di sicurezza. Non sono necessari i guanti: negli istituti ci saranno prodotti igienizzanti. Ogni candidato potrà portare con sé al massimo un accompagnatore, che dovrà anche lui rispettare le misure di distanziamento e indossare la mascherina. Insomma, non sarà facile contemperare l’ansia da esame con le difficoltà logistiche, ma gli esami fungeranno anche da primo grande esperimento per cercare di intuire cosa potrà accadere a settembre, quando la ripartenza dovrebbe essere completa e, per questo, più complessa. Si sta già lavorando per soluzioni alternative, sia logistiche che didattiche.
I NUMERI
In Abruzzo sono 10.476 gli studenti che oggi affronteranno la prova. Operazioni all’insegna della regolarità su tutto il territorio regionale, con 279 commissioni in 156 sedi di esame, tutte regolarmente insediate. All’Aquila gli studenti sono 2.311, a Chieti 3.055, a Pescara 2.886, a Teramo 2.224. «E’ un esame che porta con sé molte preoccupazioni, soprattutto da un punto di vista sanitario – dice la Antonella Tozza, direttore dell’Ufficio scolastico regionale – Quelle stesse preoccupazioni che io voglio fugare tutta la determinazione possibile, con un messaggio alle famiglie, agli studenti, ai docenti. Voglio ricordare che è stato attuato un protocollo sanitario molto rigido, che assicura la massima sicurezza. Avremo anche i referenti della Croce Rossa nelle scuole che lo hanno chiesto, sono stati anche fatti corsi di formazione per il personale. Avremo una task force che opera, seppur virtualmente, per qualsiasi tipo di intervento. Un grande in bocca al lupo a tutti, studenti in primis».
© RIPRODUZIONE RISERVATA