Dalla denuncia al reinserimento nel mondo del lavoro: ecco lo sportello Cna

Agostino Del Re, direttore Cna dell'Aquila
di Daniela Rosone
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Mercoledì 20 Giugno 2018, 09:05
Dalla denuncia al reinserimento nel mondo del lavoro. E' uno degli obiettivi del centro di ascolto voluto dalla Cna che sarà attivo ogni mercoledì nella sede di Via Pescara dalle 13.30 alle 15.30. Si chiama Valore Donna ed è contro la violenza fisica e psicologica, il mobbing sul lavoro e le pressioni in famiglia. Avrà il compito di supportare le vittime di violenza fisica e psicologica in un percorso riabilitativo portandole in un reinserimento nel mondo del lavoro con la possibilità di avviare nuove attività imprenditoriali e riconquistare anche l'indipendenza economica. La Cna, come ha ricordato il direttore Agostino Del Re, è la prima associazione di categoria ad offrire questo servizio grazie al supporto dell'avvocato e psicologa Alessandra Lopardi e della psicoterapeuta Enrica Strippoli.  << Al di là della tutela legale, che varia caso per caso - ha sottolineato l'avvocato Lopardi, “accompagneremo la vittima di violenza in tutto il percorso di analisi e soluzione della problematica nella consapevolezza che, da un momento di crisi si può arrivare ad un'opportunità per la ridefinizione di se stessi. Negli ultimi tempi si è elevata la soglia della tutela con importanti interventi da parte del legislatore, ma sul mobbing manca ancora una legge specifica. Quando la violenza avviene nel contesto lavorativo - prosegue Lopardi - l’analisi deve considerare anche i rapporti di potere tipici della gerarchia nelle organizzazioni aziendali che, troppo spesso, portano a travalicare ogni limite consentito e accettabile. Ci riferiamo a comportamenti che inducono gravissime ripercussioni sulla salute delle lavoratrici e che, oltre ad avere rilevanza dal punto di vista del diritto civile e del lavoro, possono costituire violazioni di norme penali. Rompere il muro dell'omertà e superare le barriere dell'isolamento, dopo che il caso è stato portato alla luce, è ancora molto difficile >>. La Strippoli ha diffuso i dati relativi all'aumento esponenziale, all'Aquila, di utilizzo di ansiolitici e antidepressivi nel post-sisma, che ha sfiorato la soglia dell'80 per cento della popolazione, e delle denunce di maltrattamenti e violenza, soprattutto nel mondo del lavoro.  << Per questo - ha affermato - metteremo in atto un'azione sinergica che non si limiti all'analisi del danno, fisico o psicologico, ma prosegua nella ripresa consapevolezza di sé e del proprio potenziale e un percorso riabilitativo per il reinserimento nel mondo del lavoro”. L'ultima fase del progetto culminerà in una pubblicazione in cui si raccoglieranno casi e denunce in forma anonima grazie alla giornalista Monica Pelliccione. Un volume che sarà portato anche negli istituti scolastici vista l'importanza del tema.
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