La spinta di D’Amico per Costantini, candidato sindaco del campo largo: «Progetto vincente»

Apertura di campagna elettorale di Carlo Costantini
di Vito de Luca
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Domenica 14 Aprile 2024, 08:35

«Vinceremo sicuramente». Non ha dubbi, Carlo Costantini, il candidato a sindaco del centrosinistra, sull’esito del voto amministrativo dell’8 e 9 giugno. Lo ha rimarcato ieri mattina al microfono quando è salito sul palchetto allestito in Largo Chiola, davanti ai suoi sostenitori, per presentare la sua candidatura e il programma elettorale. Ad ascoltarlo, duecento persone, tra le quali l’ex candidato per il "campo largo" alla Regione, Luciano D’Amico, ora consigliere regionale, insieme con i colleghi Antonio Blasioli, Antonio Di Marco e Erika Alessandrini, oltre a Giovanni Legnini, ex vice presidente del Csm, e ora commissario straordinario per la ricostruzione nei territori di Ischia, e i consiglieri comunali del Pd e M5s. Tra i presenti, anche i rappresentanti delle liste che appoggeranno Costantini nella corsa, da Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana, a Simona Barba, di Radici in comune, fino a Giulia Persico, di Europa Verde. Oltre a Pd e pentastellati, infatti, a spingere Costantini verso la poltrona da sindaco vi sarà Avs, in una lista che includerà anche l’associazione politica di Barba, e altre due liste civiche, di cui una Costantini sindaco. Tra le altre presenze, anche l’ex sindaco Marco Alessandrini, mentre, tra quelle annunciate è mancato un Luciano, leggi D’Alfonso, deputato impegnato a Cracovia. Assenza che non è passata inosservata.

«UN GRANDE PROGETTO»

La kermesse di ieri mattina è stata aperta da Luciano D’Amico. «Diamo il via a un grande progetto di cambiamento - ha esordito D’Amico, mentre le prime file prendevano posto - un progetto con cui si potrà scrivere una pagina di futuro adeguata alle esigenze del nostro territorio. Costantini è una persona straordinaria e in anticipo sui tempi», ha aggiunto l’ex rettore dell’Università di Teramo, a proposito dell’idea originaria di Costantini della Nuova Pescara.

«SEMAFORI TRAPPOLA»

Un viatico per Costantini che, nel prendere la parola, ha subito attaccato mettendo nel mirino «i semafori trappola».

Per lo sfidante di Carlo Masci, il sindaco uscente di centrodestra, e del civico Domenico Pettinari, «gli automobilisti sono stati massacrati». E poi, da parte di Costantini, tutti i temi, o quasi, cavalli di battaglia dell’opposizione politica degli ultimi 5 anni in Consiglio comunale, in contrasto con la maggioranza. In primis, il fatto «di essere prigionieri in città di cantieri infiniti». Per Costantini adesso «Pescara è una città senza verde», prima di soffermarsi su uno degli argomenti più dibattuti negli ultimi mesi: «Viale Marconi. Hanno speso 2 milioni di euro e poi hanno annunciato di tornare indietro». Il riferimento è alla decisione della giunta Masci di ripristinare dei parcheggi prima eliminati sulla grande arteria pescarese. Non solo. Ad avviso di Costantini la giunta Masci più volte ha indetto «conferenze stampa per annunciare cose che non hanno avuto un seguito. Lo ha testimoniato anche la consigliera Alessandrini a proposito dell’aeroporto d’Abruzzo». E se questa è stata la pars destruens, la critica al governo cittadino uscente, Costantini ha poi elencato i punti di forza della sua parte politica. «La Nuova Pescara - ha insistito - è la sfida che ci attende», per poi rilanciare la sua proposta «della metropolitana di superficie. La soluzione non è il filobus», con chiara allusione alle vicende della Strada parco. Altri punti focali, il rilancio «del porto e del fiume», e «la messa al centro della cultura, da mettere sul mercato» e da non rinchiudere nell’«Urban box» di piazza Salotto.

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