Bussi, bocciato il piano di bonifica della Edison

Bussi, bocciato il piano di bonifica della Edison
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Mercoledì 1 Novembre 2017, 10:56
I rifiuti tossici devono lasciare il sito di Bussi (Pescara). Basta con inefficaci palancole, teli di plastica e sarcofaghi. L’esito della conferenza di servizi, convocata dal Ministero dell’Ambiente per esaminare il progetto di bonifica della discarica abusiva di rifiuti industriali presentato da Edison, ha confermato le perplessità della vigilia sulla proposta presentata dalla società milanese. Progetto da rivedere, dunque. La Edison avrà un mese di tempo per farlo. Trenta giorni per modificare le modalità di intervento nell’area contaminata prevedendo la rimozione totale dei rifiuti. E senza dover fare la caccia al tesoro. Le buche, dove negli anni Sessanta venivano interrati i residui della lavorazione della fabbrica chimica, sono riportate in una mappa molto dettagliata datata 1972. Il sindaco Salvatore Lagatta lo va ripetendo da anni. E a gennaio scorso, in occasione del convegno organizzato a Bussi dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse al ciclo dei rifiuti, ne aveva distribuito copie al pubblico. Una vecchia mappa con allegata una comunicazione interna della Montedison che riferiva “la pressione delle autorità locali per la soluzione dell’inquinamento proveniente dall’interramento a Tremonti dei residui dei clorometani”.

La soluzione arriva dopo 45 anni. E tanta acqua passata nel fiume Pescara. L’estrazione dei rifiuti dalle buche, decisa nell’incontro di ieri, sembra aver trovato d’accordo tutti i partecipanti alla Conferenza di servizi che ha affrontato anche le modalità di intervento sul sito inquinato di Piano D’Orta. «E’ stata una riunione importante – commenta il sindaco Salvatore Lagatta – perchè per la prima volta si è concordata una linea di intervento che va nella direzione di togliere una volta per tutte le sostanze inquinanti. L’eliminazione dei rifiuti dovrà avvenire per moduli, dieci o forse più. I rifiuti dovranno essere rimossi dalle buche che li contengono e dal terreno che le circonda. Qualsiasi altro tipo di intervento non sarebbe risolutivo». Dello stesso parere il Sottosegretario d’Abruzzo Mario Mazzocca: «Il progetto va integralmente rivisto. L'unica opzione praticabile è quella della rimozione di gran parte della massa dei rifiuti insistenti sul Sin di Bussi. In ogni caso, la Regione procederà ad esercitare una decisa azione di convincimento nei confronti di Edison affinché la stessa proceda ad una reale attività di bonifica ambientale della imponente area di competenza».


 
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