L'Aquila, Pietrucci attacca il Pd: «Mi hanno voluto fare fuori». Mano tesa a Di Benedetto

L'Aquila, Pietrucci attacca il Pd: «Mi hanno voluto fare fuori». Mano tesa a Di Benedetto
di Stefano Dascoli
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Venerdì 12 Aprile 2019, 16:27
L'AQUILA - Ha atteso che passasse il 6 aprile, il giorno del Decennale, per fare un esame delle elezioni regionali e, soprattutto, togliersi più di un sassolino dalle scarpe. Pierpaolo Pietrucci, insieme alla collega di avventura elettorale, Patrizia Masciovecchio, ha scelto uno dei luoghi della nuova socialità aquilana, lo "Spazio rimediato" di via Fontesecco, per un attacco senza fronzoli al Pd e per stimolare l'attuale governo regionale a portare avanti, celermente, alcune questioni lasciate in sospeso dalla passata legislatura: la pista polifunzionale Aterno, la legge sui Comuni montani, quella per L'Aquila capoluogo, il treno L'Aquila-Roma, il protocollo per la ricostruzione di Campotosto, la film commission Abruzzo, il parcheggio ex Inam di via XX settembre all'Aquila, il punto nascita di Sulmona, i fondi per le piste da sci di Campo Felice e Ovindoli.
 

Ma è soprattutto sui temi politici che l'ex consigliere ha affondato maggiormente. "Mi aspettavo che dopo la vittoria di Zingaretti, dopo le affermazioni importanti di Zedda e Legnini, con l'avvio della rinascita del centrosinistra, si potesse dare continuità con candidature simboliche e di rilievo alle Europee. Non c'è stato questo impegno di rappresentanti istituzionali, in Parlamento e sul territorio. Un'occasione persa: Abruzzo e Molise avrebbero potuto unirsi. E' un errore non candidare figure forti. Questa cosa ha generato ulteriori delusioni rispetto all'ammutinamento di qualche maggiorente del partito per le regionali. Mi hanno voluto far pagare l'autonomia decisionale di questi cinque anni. Voglio vedere se i colleghi eletti sapranno fare la stessa cosa. Dopo il sisma per me è venuta prima l'appartenza alla comunità rispetto a quella politica. L'ho dimostrato mettendomi contro anche il governatore D'Alfonso. Ci sono delle connivenze su scelte sbagliate, a livello locale: pesone che sono fuoriuscite dal partito obbedendo al diktat di fare fuori Pietrucci".

Da Pietrucci è arrivato un assist a Di Bendetto: "Pensiamo ache insieme al quel gruppo si può ricostruire un quadro nuovo nel centrosinistra che guardi alle Politiche e alle comunali dell'Aquila". 
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