L'Aquila, dalla cresta del monte al rogo: tubo di 900 metri per spegnere l'incendio

Le operazioni di spegnimento (Vitturini)
di Stefano Dascoli
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Venerdì 14 Agosto 2020, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 10:58
L'AQUILA - Un tubo lungo 900 metri, alimentato da una cisterna che viene costantemente rifornita, sulla cresta del monte Pettino. E' la strategia degli operatori, Protezione civile e vigili del fuoco, per tentare di porre la parola fine a un incendio che sta ormai andando avanti da 15 giorni, dalle 14 di venerdì 31 luglio.

Operazioni a terra, dunque, con il supporto dei canadair dall'alto per domare le fiamme che continuano a imperversare nel cuore di Monte Pettino, nella "gola" in corrispondenza di via Francia, via della Rocchetta, via del Castelvecchio. Ancora ieri notte fiamme alte e ben visibili e il fumo acre in tutta la città.



Stamattina, fin dalle 6, operazioni in corso con l'elicottero della Protezione civile e un canadair. Mentre a terra volontari di Protezione civile e vigili del fuoco tentano di bonificare il suolo e di far arrivare acqua con la cisterna. Impresa ardua: in alcuni punti il sottobosco supera i 50-60 centimetri e questo fa sì che l'incendio covi a lungo prima di riaccendersi.

Senza la pulizia del sottobosco il semplice gettare acqua non sortisce gli effetti sperati. 

Nel frattempo un canadair è all'opera anche sul fronte di Arischia: anche qui le fiamme si sono riaccese in alcuni punti, sebbene tutto venga giudicato sotto controllo. 
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