Morgia aveva detto alla vigilia di voler giocare a tutti i costi la partita contro il Foligno. Alla fine, come ha detto lo stesso tecnico, il campo è stato praticabile grazie all’intervento del sindaco Cialente e dei dipendenti comunali che hanno gettato il sale fin dal mattino. Sapeva benissimo il mister di trovarsi di fronte a una compagine in grande difficoltà e sapeva benissimo di dover sfruttare lo scontro diretto Rieti-Monterosi per guadagnare un po’ di terreno e mettere fiato sul collo delle battistrada. Che contro gli umbri sarebbe stato solo un allenamento lo si è capito fin dagli istanti iniziali. Basti pensare che al 17’ la partita era già in ghiaccio (è il caso di dirlo vista la temperatura) sul 4-0 con i gol di Russo, Pepe, Peluso e Minincleri. Prima della fine del tempo è arrivata la prima marcatura stagionale per il giovane Ranelli, lanciato dall’inizio nel 4-3-3 super offensivo disegnato da Morgia con Minincleri mezz’ala e il tridente Nohman, Russo, Peluso. Chiuso il primo tempo sul 5-0, la ripresa si è aperta con il sesto gol messo a segno ancora da Russo con una bella conclusione al volo.
A quel punto Morgia – che non ha risparmiato qualche sfuriata ai suoi anche con il punteggio già ampiamente segnato – ha pensato al Rieti: fuori il perno La Vista e dentro Steri. Più tardi saranno risparmiati anche Peluso (per Valenti) e Minincleri (per Zane). Nohman è riuscito a rompere il tabù-gol al 7’, esultando in maniera rabbiosa a testimonianza della grande voglia di interrompere il digiuno. Poi, in successione, le altre marcature: Valenti con un tiro al volo, Zane, una traversa di Russo, il decimo gol ancora con Zane e persino un rigore fischiato dall’arbitro al 90’ (e accolto dai fischi del pubblico di casa), trasformato ancora da Nohman. Alla fine la rabbia del tecnico Aiello verso Morgia, della serie “così non si fa”. Antica questione, mai risolta: l’avversario si onora risparmiandosi o giocando fino in fondo? Di sicuro da censurare le offese finali del Foligno.
IL TECNICO - Mister Aiello non ha gradito apertamente l’atteggiamento dei padroni di casa, che fino alla fine hanno giocato per segnare senza risparmiarsi nulla. Qualche parola grossa è volata negli spogliatoi. Lo stesso tecnico non si è presentato in sala stampa per rilasciare dichiarazioni, mandando in avanscoperta solo un dirigente (arrivato in ritardo, però) per ascoltare l’opinione di Morgia. Alla fine il tecnico dell’Aquila è stato chiarissimo: «In Italia siamo abituati a questo, ai patteggiamenti e quant’altro. Era giusto giocare, venivamo da una settimana difficile e non potevo dire ai miei giocatori di fermarsi. Non ne vedo il motivo. Se uno non è in condizione di giocare si ritira dal campionato. La cosa che non sopporto è di venire offeso come se avessi dovuto fermare i miei giocatori: questa è la cultura del calcio italiano di non accettare ciò che dice il campo. Non abbiamo fatto nulla di più di ciò che dovevamo».
L’AQUILA-FOLIGNO 11-0
L’Aquila: Salvetti sv; Arboleda 6, Pepe 6.5, Mallus 6, Pietrantonio 6; Ranelli 6.5, La Vista 6 (5’st Steri 6), Minincleri 6 (22’st Zane 6.5); Russo 6, Nohman 6, Peluso 6 (9’st Valenti 6). All. Morgia
Foligno: Iacazzi 5; Allegrucci 5, Di Mare 5, Pascale 6, Ferraro 5; Lakhdar 5, Imperatrice 5 (1’st Brinci 5), Squillaci 5 (34’st Minunzio sv), Colucci 5, Ajdini 5; Altissimi 5.5. All. Aiello
Arbitro: Iacovacci di Latina 6
Reti: 5’ Russo, 7’ Pepe, 11’ Peluso, 17’ Minincleri, 43’ Ranelli, 3’st Russo, 7’st Nohman, 18’st Valenti, 27’st Zane, 42’st Zane, 45’st Nohman (rig.)
Note: ammonito Lakhdar, spettatori 700 circa
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