Sempre sul fronte dell'affluenza, per quanto riguarda le amministrative a Chieti ha votato il 39,43% (dato delle ore 19), mentre ad Avezzano il 42,71%. In entrambi i casi sopra la media provinciale che nel Teatino si è attestata al 37,92% (con quattro Comuni complessivamente chiamati al voto), mentre in provincia dell'Aquila, con ben 48 centri coinvolti, al 40,63%. Anche sul fronte del referendum è stata la provincia dell'Aquila a fare la parte del leone con una affluenza, nei 108 Comuni, che si è attestata al 33,53%. In provincia di Chieti è andato al voto il 27,36%, in quella di Pescara il 24,04%, in quella di Teramo il 24,68%. Su tutto il territorio regionale non sono stati segnalati particolari episodi di difficoltà o disagio, a dispetto del complesso meccanismo di sicurezza anti-Covid che è stato messo in piedi. Poche le file e, quasi in ogni caso, piuttosto ordinate e senza tensioni.
La giornata è stata funestata da quanto accaduto ad Avezzano, dove una tragica lite in famiglia è sfociata nell'accoltellamento di una donna, Paola Lombardo, candidata con una lista civica a sostegno di Gianni Di Pangrazio. A Pescara, invece, una scrutatrice che si è affacciata alla finestra ha permesso di sventare un furto di automobile. Sul fronte politico è particolarmente atteso proprio il risultato di Avezzano e Chieti, in particolare per le dinamiche interne al centrodestra che si è diviso in entrambe le circostanze: nel primo caso Tiziano Genovesi, Lega, ha dovuto fare a meno di Forza Italia che si è schierata con Anna Maria Taccone; nel secondo Fabrizio Di Stefano ha dovuto fare i conti con la decisione dell'assessore regionale forzista Mauro Febbo, che ha optato per il sostegno a Bruno Di Iorio. Domani il verdetto. Stefano Dascoli
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