Abruzzo, cantieri un A14: torna l'incubo delle file estive

Abruzzo, cantieri un A14: torna l'incubo delle file estive
di Saverio Occhiuto
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Venerdì 28 Maggio 2021, 10:44

Il timore è che sulla A14 si possa rivivere l'incubo del 2019, quando il sequestro dell'autostrada da parte della procura di Avellino (il caso delle barriere di protezione legato al tragico incidente del 2013) aveva di fatto paralizzato il traffico tra l' Abruzzo e le Marche, tagliando in due la linea adriatica e creando pesanti disagi anche sulla Statale 16.

Proprio partendo da ciò che sta accadendo in questi giorni sulla Ss 16, il sindaco di Silvi, Andrea Scordella, denuncia il “costante aumento” del traffico nel tratto teramano dovuto alla ripresa dei lavori sulla A14. Le code tornate fra Pineto e Pescara Nord, in entrambi i sensi di marcia, inducono infatti automobilisti e mezzi pesanti a lasciare l'autostrada e a percorrere alcuni chilometri sulla statale, con tutto ciò che ne consegue per il territorio di Silvi: traffico in aumento e danneggiamento del manto stradale.

Scordella assicura che si sta monitorando la situazione, ma con una certa “preoccupazione” visto che l'estate è ormai alle porte e tutto il litorale attende l'arrivo dei turisti, con l'inevitabile aumento della mobilità sulle strade comunali. Un'estate a dire il vero diversa dalle ultime, visto che con l'allentamento dell'emergenza legata alla pandemia e la riapertura degli spostamenti fra regioni, una infrastruttura strategica come la A14 è ritenuta di vitale importanza per la ripresa del turismo e il rilancio delle altre attività economiche. E invece sembra riproporsi quell'incubo che viene da lontano: il drammatico incidente del 28 luglio 2013 avvenuto in Campania, quando un pullman con 47 persone a bordo volò dal viadotto di Acqualonga dopo avere abbattuto le barriere di protezione dell'autostrada A16.

Quaranta persone persero la vita e la mossa successiva della procura di Avellino fu quella di procedere al sequestro di tutte le barriere analoghe, comprese quelle della A14, fin quanto i gestori autostradali non avessero provveduto a sostituirli lungo i viadotti ritenuti a rischio.

Da allora, il lungo tira e molla con la società Autostrade ha prodotto solo ritardi e altri disagi, pagati da automobilisti e autotrasportatori. Come ricorda Gianluca Carota, presidente regionale di Cna Fita, secondo cui “ci troviamo di fronte a ritardi gravi nella gestione di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria da parte del concessionario. Lavori – aggiunge il presidente della Cna trasporti – che sarebbe stato necessario realizzare già da tempo e che ora producono inevitabili effetti a catena. Come i ritardi gravissimi della velocità commerciale dei mezzi, con ripercussioni sui costi delle aziende di trasporto. E anche sulla sicurezza – sottolinea Carota -, visto che occorre tenere conto del prolungamento dei tempi di guida non consentiti. Per non parlare degli ingorghi causati in zone abitate, come denunciato nelle ultime ore dal sindaco di Silvi».

Da qui la richiesta, indirizzata alla concessionaria, di “riconoscere uno sconto sulle tariffe autostradali per il tratto della A14 interessato dai lavori, almeno fino alla data del 30 giugno prossimo”, sulla scia di quanto già avvenuto in passato proprio su sollecitazione della sigla di rappresentanza degli autotrasportatori. Un modo non solo per compensare parzialmente le imprese dei disagi patiti. Ma anche per disincentivare gli automobilisti a riversarsi sulla statale Adriatica, creando ulteriori complicazione a territori a vocazione turistica e già fortemente urbanizzati, come quelli della costa teramana.

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