Viterbo, candidatura di Michelini a sindaco: a sceglierlo fu Ugo Sposetti

Viterbo, candidatura di Michelini a sindaco: a sceglierlo fu Ugo Sposetti
di Federica Lupino
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Mercoledì 18 Maggio 2016, 17:35
Comune, tutto quello che sapevamo finora era falso. O meglio, lo era
l'impronta che ha portato all'elezione di Leonardo Michelini a sindaco del
capoluogo. Perché oggi se dici Michelini pensi Fioroni, entrambi campioni
di moderatismo. E invece no: il grande tessitore dell'operazione, che dopo
decenni di centrodestra ha portato a espugnare Palazzo dei Priori, viene
molto più da sinistra rispetto all'ex Dc. Anzi, arriva dall'anima rossa di
Viterbo: Ugo Sposetti. Sarebbe stato lui il regista dell'operazione.
Incredibile? A pensarci oggi sembra fantascienza (ricordate la crisi in
Comune che ha ingessato per mesi la città?), ma la rivelazione è arrivata
in un consesso di tutto rispetto: i 70 anni della Coldiretti.

Lunedì scorso, auditorium dell'Università. La Viterbo che conta è tutta
qui: deputati, consiglieri regionali, vertici delle forze dell'ordine,
prefetto, sindaci (per palazzo dei Priori anche assessori e consiglieri,
mancava solo l'usciere). Perché la Coldiretti è l'associazione che conta:
con i suoi 4.000 soci è una forza economica, e non solo. Tanto che
Michelini da quel mondo viene: è stato presidente dell'associazione dal
1999 al 2013 e da lì ha fatto il salto nella politica.

Dove sta il nesso con Sposetti? Ci sta, eccome. Solo che nessuno lo
conosceva. Finché ha preso la parola Vincenzo Gesmundo, coriaceo
segretario generale Coldiretti, svelando il restroscena che non ti
aspetti: «Ugo Sposetti, comunista nell'anima, ha le porte aperte in
Coldiretti. E sapete perché? Perché lui ci ha sempre aiutati, a partire
dalla vicenda Federconsorzi». E poi il secondo motivo: quello che ha
l'effetto di una bomba in platea. «Ricordi? Tu decidesti nella mia stanza
- queste le parole fissando l'ex tesoriere Ds - di prendere uno di
Coldiretti, e una bella figura imprenditoriale come Michelini, e di
veicolarlo per la battaglia a sindaco di Viterbo. Ricordi poi, Leonardo,
le telefonate per convincerti? Ricordi che lui era il tuo primo sponsor?
Oggi magari c'è qualche problema ma questa - e qui si rivolge al sindaco -
è la verità». Chissà chi dei due avrà gradito meno...
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