Viterbo, oggi la nomina di Tofani. Michelini: «Il posto spetta ai civici». E gli ex ribelli Pd si arrendono

Viterbo, oggi la nomina di Tofani. Michelini: «Il posto spetta ai civici». E gli ex ribelli Pd si arrendono
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 13 Giugno 2016, 09:10
Oggi la nomina, domani il debutto in giunta. Per Maurizio Tofani stavolta il momento di fare l’assessore sembra giunto davvero. Al netto del nome, la conferma arriva direttamente dal sindaco Leonardo Michelini: «Lunedì mattina avrò l’indicazione da parte dei civici, cui spetta il ruolo per una questione di rappresentatività politica. Poi farò subito la nomina». E dopo, visti i mal di pancia, sarà un altro far west come a dicembre? «Penso sia tutto risolvibile, non faremo come allora», assicura il capogruppo del Pd, Mario Quintarelli.

Un solo cambiamento in giunta: Antonio Delli Iaconi resta, non entrano dunque né il segretario provinciale Andrea Egidi, né il renziano Sandro Mancinelli, ovvero i nomi circolati negli ultimi giorni. Un altro paio di novità però ci sono: l’attribuzione della delega allo sport al consigliere Livio Treta, ancora civico, e al primo consiglio utile l’ingresso del primo dei non eletti di Oltre le mura, Claudio Mecozzi. Uno di area Fioroni, che così mantiene i numeri in aula. Il via libera – si fa per dire – è arrivato dopo una riunione dei democrat venerdì sera. Si fa per dire perché alla fine si è deciso di demandare la decisione al sindaco, nonostante i mugugni arrivati soprattutto dall’ex capogruppo Francesco Serra e da Marco Volti. Il primo chiedeva una giunta a sei – cosa peraltro sempre sostenuta – in modo da non far entrare Tofani e allo stesso tempo far uscire Delli Iaconi, ormai non più un riferimento per lui. Dai due sarebbe anche arrivata la proposta di riversale i soldi risparmiati, circa 60 mila euro, sul problema delle Rsa. E su questo sarebbe d'accordo perfino il capogruppo di Fi, Claudio Ubertini. «Certo non risolverebbe il problema, ma sarebbe un segnale. Salvo la competenza di Tofani, di cui questa giunta ha bisogno, ma le priorità sono altre e non ne affrontano una».

La casella coperta fino allo scorso dicembre da Andrea Vannini – i rifiuti – sta dunque per essere di nuovo riempita. «Non posso tenere le deleghe – dice Michelini – il ruolo è destinato ai civici, che mi daranno l’indicazione domattina. Mi sono rapportato con i loro capigruppo e con quello del Pd: la situazione si è stemperata, mi auguro di trovare un clima favorevole». Serve un ottavo assessore, a fronte della proposta di Serra? «Otto sono anche insufficienti a mantenere tutto ciò che l’amministrazione sta portando avanti. Ad esempio, sul turismo nei primi quattro mesi del 2016 abbiamo già un incremento di arrivi del 20 per cento rispetto al 2015. Soluzioni a sei? Non sono percorribili, a meno che uno non possa lavorare anche la notte. E io già esco dal comune alle 21. Quella dei civici sarà l’unica situazione da definire in giunta». Quindi Delli Iaconi è salvo? «Non ho avuto segnali: ciò che lo riguarda – continua Michelini – l’ho letto solo sulla stampa». C’è anche la delega allo sport, «ma preferisco parlare solo dopo averla assegnata, come ha fatto Renzi coi nuovi ministri».

Riassumendo: Tofani assessore, niente riduzione del numero degli assessori, nessun cambio per l’area ex ribelle del Pd. E adesso che succede? Il rischio di tornare indietro di sei mesi è verosimile. «No, non ricominceremo come a dicembre», spiega Quintarelli. Che poi specifica: «Certo, si discute e qualche mal di pancia c’è, ma la questione Tofani è stata un po’ amplificata. Cercheremo di non rompere quanto costruito, si troverà una sintonia». E Volpi? Da sempre sulle frazioni si sente penalizzato. C’è da aspettarsi un ritorno alle posizioni di fine 2015? Risposta netta e laconica: «No. A che servirebbe?». Sempre in casa dem, Arduino Troili conferma: «Ormai manca solo un anno e mezzo alla fine del mandato, non credo proprio che torneremo a una situazione come quella di dicembre».
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