Era stato lo stesso vice sindaco e assessore al bilancio Luisa Ciambella a dare la notizia, lunedì. «Il tribunale civile di Roma – aveva detto - ha annullato il decreto ingiuntivo emesso nell’aprile del 2015, in base al quale il comune aveva potuto incassare i 3 milioni della polizza fideiussoria a garanzia del corretto adempimento degli obblighi contrattuali assunti da Esattorie spa». Secondo indiscrezioni però, sembra che a intentare la causa a palazzo dei Priori non sia stata la società di riscossione dei tributi, ma l’assicurazione. La sentenza, a quanto pare, ha reso nulla proprio la polizza, così come i suoi effetti, facendo di conseguenza perdere i 3 milioni al comune, che dovrà lavorare per individuarli e poi restituirli.
Resta valida la ricostruzione storica di Ciambella, quando parla di «avvenuta conclusione con rinvio a giudizio dei gestori di Esattorie spa all’interno del procedimento penale per peculato e il giudizio erariale chiuso positivamente, instaurato davanti alla Corte dei Conti con la condanna all’integrazione delle somme dovute da Esattorie al comune». Se le indiscrezioni saranno confermate però il punto adesso è un altro: nel mirino non c’è più la ex società di riscossione dei tributi ma l’assicurazione. Intanto, ora che succede? Quei soldi in qualche modo andranno recuperati. Palazzo dei Priori nel frattempo può anche istituire il ricorso, come anticipato dall’assessore. Resta il fatto che entro il termine indicato dal giudice si dovrà comunque capire come trovare i fondi. Che non sono pochi.
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