Spunta l'ennesimo retroscena sul Titan. Dettagli che avrebbero potuto salvare le vittime morte nell'implosione del sottomarino. Il capo dell'OceanGate Stockton Rush, ha ripetutamente ignorato gli, agghiaccianti, avvertimenti degli esperti secondo cui che la sua nave era una trappola mortale che «avrebbe ucciso qualcuno».
Ricordiamo che il miliardario, che si vantava di «infrangere le regole» e idolatrava il protagonista anticonformista di Star Trek (il Capitano Kirk, ndr.), è morto insieme ad altri quattro quando il suo sottomarino è imploso durante il viaggio al relitto del Titanic il 18 giugno. Tutti e cinque - che includevano tre britannici, il miliardario Hamish Harding, e padre e figlio Shahzada e Suleman Dawood, nonché il francese Paul-Henri Nargeoletwere - sono morti all'istante quando lo scafo in fibra di carbonio ha ceduto alla forte pressione dell'Oceano Atlantico.