Barbie, la storia della bambola: com'è nato il suo nome e quello di Ken, chi è l'inventrice e quali sono i segreti oscuri della «Mattel»

Sabato 22 Luglio 2023, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 20:41

Il boom del brand

Nel 1959 la Mattel era pronta a lanciare Barbie, anche se a quel punto Handler e Ryan stavano litigando su chi avesse inventato il nome. Handler insisteva sul fatto che la bambola si chiamasse come sua figlia, Barbara, mentre Ryan sosteneva che fosse stata chiamata come la sua prima moglie, anch'essa di nome Barbara.

L'ex responsabile marketing della Mattel, Marvin Barab, ha dichiarato che sia la Handler che Ryan avevano un enorme ego.

Per quanto aspre potessero essere le liti interne alla Mattel, per il mondo esterno l'azienda era un trionfo, soprattutto dopo il lancio di Barbie. Nella primavera del 1960, la Mattel non riusciva a tenere il passo con la domanda e i negozianti dovevano limitarne il numero ai loro clienti più affezionati. La fabbrica giapponese produceva 100 mila bambole a settimana, ma non riusciva a soddisfare gli ordini.

Vennero creati dei fan club di Barbie e un giornalista di Hollywood riferì che la bambola riceveva più lettere di fan di Elizabeth Taylor e Audrey Hepburn messe insieme.

Con gli enormi assegni dei diritti d'autore che affluivano sul suo conto in banca, Ryan iniziò presto ad assecondare la sua feroce passione per il sesso in tutte le sue forme, comprese le orge. Per aiutarlo, nel 1965 l'ingegnere acquistò una villa in stile Tudor su una collina di Bel Air, che in seguito chiamò «Il Castello». Completa di quattro acri di terreno, di un ponte di legno sul fossato che circondava la casa, di finte merlature, di giganteschi camini in pietra e di archi massicci sorvegliati da armature, era un punto di riferimento per Hollywood. Mentre Ryan si divertiva senza sosta, una Handler furiosa ridusse all'osso le sue royalties, facendogli fare causa alla Mattel per milioni.

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