Sisma, ancora forti scosse nelle Marche e in Umbria, sale il rischio neve, sfollati negli hotel e medaglia d'oro per i vigili del fuoco

Sisma, ancora forti scosse nelle Marche e in Umbria, sale il rischio neve, sfollati negli hotel e medaglia d'oro per i vigili del fuoco
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Sabato 29 Ottobre 2016, 13:39 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 08:15

Decine di scosse, una dopo l'altra, poi un 4.2 con epicentro tra Norcia, Preci e Castelsantangelo sul Nera che è stato avvertito nettamente in tutte le Marche: è un incubo senza fine per la gente di queste terre che dal 24 agosto continua a vivere nella paura. Quando sembrava che lo sciame si stesse riducendo, è arrivata la nuova, forte, scossa: una botta secca, attorno alle 18.30, durata una decina di secondi. Le verifiche sono ancora in corso, ma non ci sarebbero stati nuovi crolli importanti né persone sono rimaste coinvolte.

Tuttavia negli occhi della gente è tornata la tensione. «Così è da morire - conferma il sindaco di Castelsantangelo Mauro Falcucci - non ce la facciamo più. È un continuo, un continuo». «La situazione ogni ora che passa è sempre più grave. Una parte della provincia di Macerata che il sisma del 24 agosto aveva già provato, ora è in ginocchio, più di ogni altra volta» dice l'assessore alle Protezione Civile delle Regione Angelo Sciapichetti sottolineando che, ora più di prima, la priorità e «la cosa più delicata è convincere la popolazione a lasciare immediatamente il territorio». E non è solo un problema di freddo, che è già arrivato, e di casette, che arriveranno non prima di 7 mesi: se le scosse continuano con questa frequenza, infatti, c'è un serio rischio di un logoramento psicologico in ampi settori della popolazione. Non è un caso che si stia accelerando al massimo il trasferimento sulla costa, mentre il premier Matteo Renzi ha ribadito l'invito alle forze politiche.

«Non permetteremo che questo terremoto sia una vergognosa occasione di scandalo come fu l'Irpinia o l'Aquila. Vogliamo - ha insistito il premier - che ci sia una forte presenza solidale di tutto il popolo italiano e di tutte le forze politiche. E poi fare finalmente prevenzione perché stiamo finendo le lacrime a furia di questi disastri». Negli hotel e nei residence di Civitanova Marche, Porto Sant'Elpidio e Porto San Giorgio ci sono già oltre mille persone provenienti da quasi tutti i paesi dell'epicentro del 26 ottobre e il sindaco di Camerino ha già fatto sapere che entro breve dovranno chiudere i tre Centri di accoglienza nella cittadina, due palestre e un hangar dove sono ospitate quasi 1.300 persone.

«Ieri sera abbiamo incontrato i cittadini comunicando loro le indicazioni che ci arrivano dalla Protezione civile nazionale e regionale - ha detto Gianluca Pagni -. I centri non resteranno aperti ancora per molti giorni perché è doveroso passare a una fase successiva rispetto a quella della prima emergenza. In questa seconda fase si prospettano due opportunità: il trasferimento presso gli alberghi della costa oppure la richiesta del contributo per l'autonoma sistemazione». Anche oggi intanto sono proseguiti gli interventi dei vigili del fuoco per accompagnare i cittadini a recuperare i beni nelle abitazioni lesionate, per la messa in sicurezza del patrimonio artistico e degli edifici pericolanti.

MEDAGLIA D'ORO AI VIGILI DEL FUOCO
Un lavoro senza sosta che va avanti dal 24 agosto e che si aggiunge all'immane sforzo fatto dai pompieri per salvare centinaia di vite dalle macerie di Amatrice, Arquata, Pescara del Tronto e Accumuli. È anche questo il motivo che ha spinto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a conferire la medaglia d'oro alla bandiera dei Vigili del Fuoco. La cerimonia, ha spiegato il sottosegretario all'Interno Giampiero Bocci, si terrà il 1° dicembre a Roma. «Sono qui per ringraziarvi - ha detto il sottosegretario incontrando i vigili di Ascoli - Siete stati impegnati in un'emergenza forte e il vostro contributo è stato determinante per salvare tante vite umane. La medaglia d'oro è un riconoscimento che si deve anche a voi per l'opera che dal 24 agosto state portando avanti».




SI TEME L'ARRIVO DELLA NEVE
«La situazione è drammatica. Ci sono Comuni che hanno perso il 90 percento delle case, siamo ad un livello disperato: c'è un'intera comunità, che corrisponde all'alto maceratese, che ha perso tutto, ci sono intere frazioni dove le abitazioni sono state rase al suolo». A dirlo all'Adnkronos è l'assessore alla Protezione Civile della Regione Marche Angelo Sciapichetti. «Bisogna ricollocare circa 4-5mila persone - prosegue - La priorità in questa fase è riuscire a convincere i cittadini a trovare un alloggio autonomo o negli alberghi lungo la costa o nelle strutture agibili in zone limitrofe. La scorsa notte ci sono stati 2-3 gradi e l'arrivo della neve è imminente: dormire nelle tende è impensabile».

«Molte persone hanno paura che spostandosi non potranno più tornare, ma non è così: c'è l'assoluta garanzia che si tratterà di un allontanamento temporaneo, perché questi borghi verranno ricostruiti - assicura Sciapichetti - Sono però necessari i tempi tecnici per la costruzione delle casette: si stima che ci vorranno 6-7 mesi per la costruzione». «Oggi continuiamo gli incontri con i sindaci e la popolazione per convincere i cittadini a spostarsi, perché purtroppo in questo momento non sono possibili soluzioni alternative», aggiunge. Drammatiche le conseguenze del terremoto anche sull'economia. «Queste zone vivevano di turismo, oggi tutte le attività sono in ginocchio: i piccoli negozi, i ristoratori, gli agriturismi, gli allevamenti, sono tutti chiusi o devastati. C'è un problema serio, i danni sono ingentissimi».