Le lacrime del padre: «Veronica uccisa negli Usa dall'ex fidanzato, per lei nessuna giustizia»

Gino De Nitto: l'assassinio di Giulia Cecchettin mi ha riportato indietro di tre anni, guardavo la tv e non riuscivo a fermare le lacrime

Le lacrime del padre: «Veronica uccisa negli Usa dall'ex fidanzato, per lei nessuna giustizia»
di Laura Pesino
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Mercoledì 22 Novembre 2023, 16:23 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 14:26

Al telegiornale scorrono le immagini e i titoli dell'ultimo femminicidio consumato in Italia, l'ennesimo. Il corpo di Giulia Cecchettin, dice ancora la televisione, è stato ritrovato vicino a un lago in montagna dopo lunghi giorni di ricerche: a 22 anni è stata uccisa dal ragazzo con il quale aveva avuto una relazione sentimentale ed è la vittima numero 105 solo dall'inizio del 2023. Sullo schermo il volto smarrito e vuoto, impotente e carico di dolore, del padre Gino. Lo stesso dolore di cui Luigi De Nitto, "Gino" anche lui, conosce ogni piega e ogni sfumatura e che arriva a colpirlo dritto come un pugno nello stomaco. Il tempo non lo ha attenuato. I quasi tre anni trascorsi dalla morte di Veronica non hanno reso più sopportabile questo peso immenso. E così la morte di un'altra giovane donna raccontata dalle cronache non fa che ravvivare un fuoco. Gino Cecchettin e Gino De Nitto sono uniti dal destino di piangere due figlie uccise.

«Guardavo il tg e non riuscivo a fermare le lacrime racconta Luigi Sono tornato indietro di tre anni, rivivendo l'apprensione e poi quel dolore terribile. Il mio pensiero in questi drammatici giorni va come sempre a mia figlia e anche a Giulia e alla sua famiglia. Vedere il volto di quel padre me lo ha fatto sentire vicino. Comprendo cosa stanno passando, è qualcosa che vivo sulla mia pelle». Aveva 34 anni Veronica De Nitto e da Latina, dove viveva, era andata via qualche anno prima per trasferirsi a San Francisco dove già si trovava sua sorella. La mattina del 15 gennaio 2021 la casa dove abitava, a Daly City, è stata data alle fiamme e quando i vigili del fuoco, domate le fiamme, sono riusciti a entrare hanno trovato il corpo senza vita della ragazza con un taglio alla gola. Chi l'ha uccisa con tutta probabilità ha incendiato l'appartamento per cancellare ogni traccia. Un assassinio atroce, che non ha ancora avuto giustizia.
Il killer di Veronica ha un nome e un volto, ancora una volta quello dell'uomo con cui la vittima aveva avuto una relazione: Renato Yedra-Briseno, di San Francisco, mai rintracciato. Su di lui era stata messa anche una taglia da 10 milioni di dollari e pende tuttora un mandato di cattura. E' quasi certo che subito dopo il delitto sia fuggito in Messico godendo di appoggi di amici e parenti, ma si è persa ogni traccia. «Siamo rimasti come tre anni fa, con lo stesso dolore dice ancora Luigi De Nitto Conosciamo il nome dell'assassino, sappiamo che le autorità stanno lavorando e che le indagini sono ancora in corso, la Farnesina ci è accanto e ci fornisce supporto informandoci su ogni passo. Ma vogliamo che si faccia più pressione sul Messico e sugli Stati Uniti per fare in modo che il colpevole venga catturato». Ogni 15 del mese il padre fa celebrare una messa, perché il suo ricordo non si perda, perché resti alta l'attenzione. «Ecco, in questi giorni in cui piangiamo ancora una giovane donna e si avvicina la data del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, vorrei che si ricordasse anche la mia Veronica, anche lei vittima di femminicidio, solo avvenuto in un altro Paese».
 

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