Donna uccisa dall'ex, i ricordi della figlia 12 anni dopo: «Vorrei incontrare l'assassino di mia madre»

Donna uccisa dall'ex, i ricordi della figlia 12 anni dopo: «Vorrei incontrare l'assassino di mia madre»
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Mercoledì 22 Novembre 2023, 16:40

«Il mio desiderio più grande è di incontrare l'assassino di mia madre e presentarmi, dirgli che sono la figlia della donna che ha ucciso, e poi andarmene senza dire nulla, senza rabbia, perché consuma solo chi la prova. E poi con me mia madre c'è sempre». A Palazzo Melzi a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, sede della facoltà di Giurisprudenza dell'Ateneo Luigi Vanvitelli, in un'aula gremita di studentesse e studenti, Martina Floriano, 19 anni e mezzo, ripercorre nel corso dell'incontro "Il silenzio degli innocenti" il dramma vissuto quando aveva sei anni e la madre, Valentina Colella fu uccisa a Spigno Saturnia il 15 marzo 2011 a colpi di pistola dall'ex compagno, allora agente della Polizia provinciale, che non accettava la rottura della relazione.

La giovane parla anche e soprattutto della sua «redenzione personale dall'inferno», che da bimba in cura per anni presso psicologi, sballottata da una casa famiglia al padre violento da cui è poi fuggita, l'ha vista diventare una studentessa di giurisprudenza, «con sogni e ambizioni come li aveva mia madre», e con un uomo vicino, «mio nonno, che mi ama sul serio e che mi supporta in tutto».

Dopo il «buio totale» iniziale, la disgregazione della famiglia, «le grandi sofferenze - racconta - uniscono o dividono, e la mia famiglia ne è uscita divisa, ognuno si è chiuso in un suo mondo di dolore». Oggi Martina non ha più rabbia, nonostante l'assassino della madre, Carlo Emanuele Caliman, sia uscito di carcere dopo sei anni e faccia il docente.

L'omicida fu condannato a 21 anni in primo grado, poi in Appello lo sconto di 7 anni e la pena che passa a 14 anni di reclusione confermati dalla Cassazione.

Era il 15 marzo del 2011, Valentina incontra il suo ex, si erano lasciati da poco, lui voleva convincerla a riprendere la relazione. L'incontro a Spigno Saturnia in una zona isolata poco distante dall'abitazione della ragazza, Caliman aveva 39 anni, separato, aveva una figlia di 17 anni. Valentina di anni ne aveva 26 e una bimba di 6. Erano arrivati all'appuntamento ognuno con la propria auto, poi la discussione e lui che estrae la pistola d'ordinanza ed esplode due colpi contro la ragazza, Valentina muore subito. Il suo assassino sale in auto e si va a costituire al commissariato di Formia.

Sono passati 12 anni, la figlia di Valentina è una giovane donna che ora vive una «relazione seria - annuncia con un sorriso - mi sento finalmente viva, anche perché ho sempre con me la luce di mia madre». Alle studentesse dispensa con voce dolce e ferma un consiglio: «Amate voi stesse, sforzatevi di capire il valore che avete e che nessuno vi può togliere, solo così capirete cosa è giusto o sbagliato. Mia madre l'aveva capito quando ha deciso di interrompere la relazione, lui la voleva sempre in minigonna e tacchi a spillo; mia madre voleva concentrarsi su di me, aveva anche lasciato l'Università per me, ma non ce l'ha fatta a realizzare il suo sogno. Non abbiate paura né vergogna di confidare ciò che vi accade, denunciate perché chi vi fa del male non vi ama».

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